Suicidio in diretta, la telefonata choc alla moglie
che va in bus al parco acquatico con i figli

Suicidio in diretta, la telefonata choc alla moglie che va in bus al parco acquatico con i figli
di Gianluca Lettieri
2 Minuti di Lettura
Domenica 11 Giugno 2017, 11:25
Si è ucciso sparandosi alla testa mentre era al telefono con la moglie che andava al parco acquatico con i figli. È morto così Franco G.G., 43 anni, autista della Tua, padre di una bimba di nove anni e di un bimbo di cinque. La tragedia ha sconvolto Francavilla (Chieti), dove la vittima viveva con la famiglia in un bel palazzo di via Foro. L’uomo si stava separando dalla compagna, di due anni più giovane: all’origine del gesto, probabilmente, c’è il fatto che non riuscisse ad accettare la fine della relazione, oltre ad alcuni problemi personali. Aveva già preparato le valigie e a breve avrebbe lasciato l’appartamento di Francavilla per trasferirsi a Montesilvano, dove ha un’altra casa.

Ieri mattina la moglie, insieme ai due bimbi e alla baby sitter, era a bordo di un autobus diretto a un parco acquatico di Riccione: nei pressi di Ancona ha ricevuto la chiamata del marito. I due hanno avuto una discussione in cui l’uomo ha annunciato l’intenzione di suicidarsi. Subito dopo la donna ha udito per telefono il rumore dello sparo. Sono stati attimi drammatici: la quarantunenne ha chiesto all’autista di fermare il bus, è scesa dal mezzo ed è stato lanciato l’allarme alla polizia. Allarme poi girato alle forze dell’ordine abruzzesi, che si sono subito attivate. Inizialmente non era chiaro se Franco fosse a Montesilvano o a Francavilla: i carabinieri hanno raggiunto entrambe le abitazioni. Il corpo è stato trovato nell’appartamento di contrada Foro. Sono stati i vigili del fuoco ad aprire la porta.

Franco era in camera da letto, sul pavimento, in una pozza di sangue. Inutile l’intervento del 118: l'uomo era già morto per un colpo alla testa che lui stesso aveva esploso con la sua pistola da poligono, regolarmente detenuta. Le indagini sono state avviate dai carabinieri di Francavilla e del nucleo operativo e radiomobile di Chieti. Franco era in fase di separazione a causa di incomprensioni che andavano avanti da un po’. Dopo la ricognizione del medico legale, su disposizione del pm di turno, la salma è stata riconsegnata alla famiglia. I vicini raccontano di litigi tra la coppia sempre più frequenti. Informata della tragedia, la moglie è ripartita per Francavilla, dove è stata ascoltata dagli investigatori. Sconvolti gli amici della Tua, ex Gtm. Franco, autista a Pescara sulle tratte urbane, è descritto da tutti come un lavoratore esemplare, sempre disponibile con i colleghi. «Siamo sotto choc - racconta uno di loro, Patrizio Gobeo -. Franco era un uomo equilibrato ed educato. Gli piaceva stare in compagnia ed aveva due grandi doti: sapeva ascoltare e parlava solo quando conosceva ciò di cui si stava discutendo. L’ho incrociato venerdì sera, a lavoro, intorno alle nove: non c’era niente che potesse far immaginare una tragedia simile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA