Pescara, è già "Zemanlandia":
cinque gol al Genoa, prima vittoria

Pescara, è già "Zemanlandia": cinque gol al Genoa, prima vittoria
4 Minuti di Lettura
Domenica 19 Febbraio 2017, 18:20
PESCARA - È tornata Zemanlandia: alzi la mano chi si attendeva di vedere un Pescara travolgente e anche esagerato segnare cinque reti tutte in una volta al Genoa che è uscito dal campo tramortito. Difficile spiegare cosa sia accaduto in tre giorni di gestione Zeman in casa biancazzurra, ma evidentemente qualcosa è successo, perché dopo le figuracce con Lazio e Torino, oggi all'Adriatico è stato Pescara show. Una vittoria in serie A, la prima sul campo, arrivata dopo quattro anni. Nella sfida che metteva di fronte le squadre più in crisi del momento, con due e tre punti raccolti nelle ultime dieci gare, la spunta dunque il Pescara che inguaia Juric, ora a rischia esonero. Il boemo non abdica al suo credo e manda in campo un Pescara con il marchio 4-3-3, con Coda e Stendardo un pò a sorpresa al centro della difesa; per il resto tutto come previsto con l'ex cagliaritano Cerri punta centrale. Nel Genoa Juric conferma il 4-2-3-1. Sugli spalti larghi vuoti con gli ultras biancazzurri fuori allo stadio per protesta. Avvio veloce delle due squadre con il Pescara che al secondo affondo trova al 5' con un pizzico di fortuna il gol del vantaggio con Cerri che lanciato verso la porta di Lamanna supera il portiere genoano e poi conclude: Orban nel tentativo di rinviare infila la sfera nella sua porta. Al 14' c'è la risposta ospite con Palladino che al volo in area alza sopra la traversa. I padroni di casa però aggrediscono gli avversari in ogni zona del campo e al 19' raddoppiano con il pupillo del boemo, Gianluca Caprari, servito in modo perfetto da Biraghi. La squadra di Juric appare disorientata con il trainer rossoblù che decide di gettare nella mischia anche Pandev, prima del tris biancazzurro griffato da Benali al 31' dopo una azione alla Zeman. Juric vede le streghe visto che poi al 33' Benali fallisce il quarto gol in una fase di gara che vede il Genoa come un pugile suonato rientrare negli spogliatoi quasi senza colpo ferire. Nella ripresa si ricomincia con Pinilla, un'altra punta per i rossoblù in campo al posto di Lazovic e con Juric che passa al 4-2-4, ma che rischia al 6' con un contropiede non finalizzato a dovere da Caprari che tira addosso a Lamanna, con Benali libero al suo fianco. I liguri rischiano di deragliare visto che al 8' Cerri di testa lascia a Benali che in area si divora il quarto gol, concludendo alto. In campo non c'è quasi partita, mentre sugli spalti dopo mesi di bocconi amari i tifosi biancazzurri si spellano le mani. Al 10' arriva la prima vera parata di Bizzarri con i pugni neanche tanto difficile. Ma il possesso palla genoano è quasi improduttivo, mentre Juric richiama in panchina un opaco Simeone per Edenilson. I minuti corrono con la Zeman-band che controlla senza grossi problemi anche se al 23' è Pandev a sfiorare il gol della bandiera con la palla che manca di pochissimo il bersaglio. Dall'altra parte al 27' Benali si divora il poker, mancando il controllo del pallone tutto solo davanti a Lamanna, mentre Zeman getta nella mischia Muntari per Verre e con i biancazzurri che esagerano segnando la quarta rete con Caprari al 36' e al 43' la cinquina con Cerri. Per i biancazzurri è una festa strameritata dopo 24 partite senza vittorie, mentre il Genoa si lecca le ferite con Juric che sembra arrivato al capolinea della sua avventura sulla panchina dei liguri. Il Pescara resta aggrappato alla speranza di poter ancora lottare per la salvezza, sapendo che ci vorrà comunque un miracolo. 

VOLARE BASSO - «Hanno fatto tutto i ragazzi, io ho dato solo una piccola base..»: per Zdenek Zeman lo show delPescara (5-0 e prima vittoria sul campo a prima vittoria stagionale sul campo) «è merito solo dei calciatori che hanno dato tutto per sbloccare una brutta situazione. Oggi ci siano riusciti - dice il tecnico boemo a Premium e Sky - e adesso dobbiamo pensare alla prossima, sapendo che ache dobbiamo migliorare, anche se non vinceremo più 5-0». Di nuovo sugli altari dopo le ultime debacle di Roma e Cagliari in Serie A, Zeman ha detto di sentirsi ancora «abbastanza giovane. Ce sono vecchio lo dice l'eta, ma io mi sento abbastanza giovane, il problema sono i giovani che sembrano settantenni mentre io me ne sento quaranta... - aggiunge con una battuta Zeman prima di tornare serio: »La salvezza? Non dipende solo da noi ma anche dagli altri - chiarisce - Dobbiamo pensare a giocare partita dopo partita, certo, se l'Empoli le perde tutte le partite può succedere, anche se non credo che succederà. Sono contento per i ragazzi, basta che non pensano non sia finita. Fisicamente non li ho trovati bene, su questo aspetto dovremo lavorare molto«. Felice per il successo e la prima vittoria sul campo, Zeman è invece dispiaciuto per i pochi tifosi sugli spalti: »Mi sarebbe piaciuto se fossero venuti in tanti ad aiutarci - aggiunge - Oggi abbiamo fatto bene anche senza di loro e spero si convincano a tornare«. Zeman chiude dicendo che oltre al Pescara era stato cercato anche dall'estero, »lontano dall'Italia ma non dalla Cina. Lì non mi conoscono e non è cosa per me«
© RIPRODUZIONE RISERVATA