Se l'è vista davvero brutta un ex dipendente della Giulianova Patrimonio, R.B. di 60 anni, sprofondato con la sua autovettura, un PK Tata, in una buca che si è aperta mentre transitava in via Traversa Filetto a Colleranesco. Erano le cinque del mattino ed ancora non albeggiava, per cui non era possibile vedere bene lungo la strada peraltro ancora "imbrecciata". Mentre transitava in corrispondenza del deposito Scarafoni, si accorgeva che il percorso era attraversato in direzione ovest-est da un fiume d'acqua e quando la vettura passava su questo, l'uomo avvertiva la strada franare sotto il suo peso ed in parte il mezzo veniva "ingoiato". La paura era tanta in quanto si trovava da solo nell'auto che non poteva rimuovere da quella buca che più tardi si sarebbe presentata con la profondità di un metro e la larghezza di un metro e mezzo.
«Mi sono trovato da solo con l'auto nella buca - racconta -. Sebbene ci fossero stati danni alla parte anteriore del mezzo, sono riuscito ad aprire lo sportello e a uscire camminando in mezzo all'acqua che continuava la sua corsa lato mare. Per fortuna non mi trovavo lontano da casa e sono tornato indietro per avvertire il Consorzio della Laga (ndr: per la cronaca Consorzio Bonifica nord) per segnalare il grave pericolo che si era creato. Ma non ho ritrovato il numero di telefono e siccome ci sono famiglie che abitano assieme a me in quella traversa, sono riuscito a circoscrivere la buca con delle transenne ed impedire che altre auto o moto o i ciclisti potessero finire in quella buca e stavolta con più gravi conseguenze».
Alla fine l'ex dipendente della Giulianova Patrimonio riusciva a dare l'allarme e ad avere contatti con il Consorzio che di lì a poco avrebbe inviato dei tecnici sul luogo dove si era aperta la buca.