Si era scoperto che uomini di diverse età accedevano con singolare frequenza all’interno di un’abitazione occupata da donne di nazionalità cinese. I carabinieri hanno fermato e sentito numerosi clienti, che confermavano di avere avuto rapporti dietro pagamento di denaro. Per adescare i clienti, K.Y, utilizzava un sito internet di incontri, sul quale pubblicizzava le e performance hard delle “ragazze orientali. L’intera attività era gestita dalla donna, che con frequenza mensile, “rinnovava” le ragazze da far prostituire. Le giovani sfruttate erano costrette ad avere rapporti con i clienti ad ogni ora del giorno e della notte, non potevano mai uscire dall’abitazione neanche per acquistare alimenti di prima necessità, per i quali provvedeva la sfruttatrice. Alla fine i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento dove hanno trovato la “tenutaria” K.Y. nonché una connazionale 54 enne che si intratteneva con un cliente.
L’appartamento versava in condizioni igienico sanitarie scadenti. I rapporti sessuali venivano consumati su due materassi poggiati sul pavimento. Durante la perquisizione sono stati sequestrati 500 euro, trovati nella disponibilità della sfruttatrice, numerosi profilattici nuovi ed altri usati. La donna sfruttata cui aveva promesso un lavoro di badante è stata affidata ad un centro di accoglienza
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