Abruzzese, di Montesilvan, 26 anni, Falco, famoso per le sue incursioni durante le partite sia in Italia che all'estero - in alcuni casi è stato anche arrestato -, ha invaso il campo con la solita maglietta di superman ma la novità stavolta è che era sponsorizzata da due bar molto conosciuti del centro di Pescara. Due le scritte, una delle quali pensata per ricordare in mondovisione Ciro Esposito, il tifoso del Napoli rimasto vittima degli incidenti avvenuti prima della finale di Coppa Italia, lo scorso 3 maggio a Roma. Raggiunto telefonicamente dall'ANSA, Ferri spiega di essere «circondato da 30 o 40 persone, tra cui un italiano della Fifa che sta cercando di difendermi. Mi hanno detto che ho commesso due reati - aggiunge l'invasore - Sono entrato allo stadio come fotografo e avevo un pass. Sono in Brasile per occuparmi di un reportage per un giornale e ne ho approfittato per fare l'invasione», conclude rapidamente prima di dover riagganciare. In realtà la faccenda è molto più seria e Ferri rischia grosso vista la mobilitazione in Brasile. Ci sono foto in cui il finto disabile (si è presentato su una carrozzella e un gesso alla gamba) si alza dalla sua posizione a bordo campo pronto a invadere. Su Facebook si è scatenato: "Non è colpa mia se riesco sempre a farli fessi, aumentassero i controlli. Non ho rubato il posto a nessuno, il biglietto lo avevo regolarmente acquistato". Sempre sul social network, sembra che gli amici dell'invasore abbiano pubblicato la foto di un certificato di invalidità, presumibilmente falso, rilasciato dal Comune di Montesilvano, città di residenza di Ferri, usato probabilmente per accedere nell'area dello stadio riservata ai disabili.
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