Renzi all'Aquila per la firma
del masterplan Abruzzo

Renzi all'Aquila per la firma del masterplan Abruzzo
di Stefano Dascoli
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Martedì 17 Maggio 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:03
L'AQUILA - E' il giorno della visita di Matteo Renzi all'Aquila per la firma del masterplan Abruzzo. In diretta la cronaca della visita.

9.40 - Sono in corso gli ultimi preparativi all'interno dell'auditorium del Parco. Sono entrati già i primi sindaci. All'esterno ci sono i lavoratori di Globe Network, alle prese con il rischio chiusura. Probabilmente una delegazione incontrerà il presidente . 

9.54 - La sala è quasi piena. Ci sono amministratori, politici, sindacalisti. All'esterno ci sono anche i lavoratori Intecs. Ci sono anche i sindaci di Chieti Di Primio e Pescara Alessandrini e il presidente di Confindustria Ballone. 

10.12 -Renzi ancora non è arrivato, mentre continua l'afflusso all'interno della sala. È appena entrato anche il sindaco dell'Aquila Cialente. 

10.15 - Il presidente Renzi  è appena arrivato all'audirorium. Il suo ingresso è stato salutato da un applauso. 
D'Alfonso: "Grazie per aver mantenuto l'impegno. Questa è la stessa città che ti ha accolto il 25 agosto. Grazie per l'atteggiamento avuto nella difesa del nostro mare. Siamo una comunità che sa dire grazie. La città che ci ospita è il capoluogo, ferito, ma che si è rimesso prepontentemente in cammino. Qui ci sono 92 gru, con cantieri produttivi". D'Alfonso ha detto che la città ha bisogno di un aiuto per chiudere il bilancio comunale. "Nel masterplan - ha detto D'Alfonso - ci sono interventi che meritano la santificazione". Renzi siede tra D'Alfonso e il sottosegretario Claudio De Vincenti. Il governatore ha descritto gli interventi del masterplan. "Ora serve la messa in esercizio - ha detto - Ti ringrazio presidente per come hai accompagnato la domanda di ripresa del territorio". 

10.47 - Prende la parola Renzi. "È difficile nascondere il sentimento di partecipazione quando D'Alfonso fa l'elenco degli interventi. Ci scopro una passione per il progetto concreto che è entusiasmante. Uno si domanda ? Sarà entusiasmante anche per i cittadini? Forse si, forse no. Riconosco nella passione e nella cura del singolo progetto un coinvolgimento che è lo stesso che mi ha portato a fare il sindaco. Masterplan è straordinario strumento che tiene insieme l'infinitamente piccolo con l'infinitamente grande. La città non è solo agglomerato di priorità amministrative. Non un insieme di codici fiscali, è qualcosa di più. La mia pretesa è quella di provocarvi in questi cinque minuti, altrimenti Cialente porta via altri soldi a De Vincenti (risate, ndr). Se sei mesi fa, quando sono venuto qui per la prima volta, mi avessero detto "sei disponibile a scommettere un euro su Donald Trump candidato" avrei detto di no. Un fatto incredibile, ma anche in Europa sta accadendo qualcosa di straordinario. Si sta affermando il tempo della paura, non del coraggio. Ciò che simboleggia la paura è un muro, non una piazza. Ciò che distingue è l'essere prevenuti. Non sottovalutiamo questo fatto. È più facile essere creduti infondendo paura. Quello che noi facciamo è più grande delle riforme profondamente innovative che stiamo facendo. Il paese sta cambiando. Il punto è che la riforma più grande che stiamo facendo è quella del sentimento, riscoprirsi comunità e non agglomerato indistinto di persone. È un meccanismo che ha una proiezione. In Europa facciamo tre battaglie: economica, oggi potremmo vederci riconosciuto il tema della flessibilità; sull'immigrazione, per cui non si deve avere paura ma coraggio, un grande piano di investimento; affermare il ruolo e lo spazio della cultura dell'identità in un'Europa paralizzata dalle tensioni. Affermare la cultura non è solo un'occasione per i ragazzi di informarsi, o che bisogna trovare risorse per i grandi attrattori internazionali, ma anche quella che c'è nei piccoli territori che permette di non essere numeri, ma cittadini. Essere comunità. L'intervento di Luciano mi ha consentito di collegare i piccoli interventi alla visione d'insieme. La migliore alleata della paura è la sfiducia nella classe dirigente. Abbiamo dalla nostra la possibilità di essere vincenti: essere capaci di darci dei tempi e rispettarli. 77 progetti: vi chiedo di controllarli. Chiedo di essere alla stampa locale di essere implacabile. Di alimentare la ribalta mediatica se ci sono ritardi. Questi progetti devono essere realizzati. Ci sono 15 patti per il Sud. Centinaia di progetti che costringono reciprocamente a controllarci. In passato Abbiamo buttato centinaia di milioni di fondi europei. I quindici patti sono pronti, i 77 progetti dell'Abruzzo hanno una visione organica, uno sforzo di grande saggezza, non è la lista della spesa. È un progetto di sviluppo per la regione. Vi chiedo una cosa: affrontiamo una fase meravigliosa della vita del nostro Paese. Se due anni fa mi avessero detto della riforma del Lavoro, dell'incredibile percorso di riduzione delle tasse, delle risorse per la pubblica amministrazione.. Oggi manca un po di sana tenacia abruzzese. Essere popolo orgoglioso, fiero, tenace. Quello che serve all'Italia. Entro agosto torneremo a trovare Cialente e le gru e faremo un passaggio a Pescara, è un obbligo". 
 
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