Pronto palazzo Camponeschi a luglio: vi tornerà il rettorato

Pronto palazzo Camponeschi a luglio: vi tornerà il rettorato
di Marianna Galeota
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Domenica 26 Marzo 2017, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 11:41
Sta tornando in tutto il suo splendore, palazzo Camponeschi, storica sede del Collegio dei gesuiti e poi della Facoltà di Lettere. L'edificio, che diventerà sede del rettorato, sarà infatti pronto a luglio, dopo i lavori di consolidamento e restauro eseguiti dalla società cooperativa Conscoop di Forlì. Gli uffici del rettorato rientreranno a palazzo Camponeschi per l'avvio dell'anno accademico, come spiega la rettrice Paola Inverardi «l'estate sarà utile per poter fare il trasloco. L'edificio ci sarà restituito quasi per intero, manca solo una piccola porzione. Lì andrà il rettorato e buona parte dell'amministrazione centrale che sarà anche dislocata a palazzo Ciavoli Cortelli, già pronto da tempo. Solo una piccola parte dell'amministrazione resterà in via Di Vincenzo dove si trova attualmente. Finalmente si torna in centro e questo è un messaggio importante per la città».
I lavori di palazzo Camponeschi ammontano a poco più di 8 milioni al netto del ribasso offerto del 32,46 per cento. L'edificio è stato molto danneggiato dal terremoto del 2009, registrando crolli parziali, come precisa Dante Galeota, docente del dipartimento di Ingegneria civile edile architettura e ambientale che ha coordinato il progetto definitivo di recupero strutturale e architettonico. «I danni erano gravi e diffusi- afferma-. Nel cortile interno c'erano pareti che si erano spostate tentando il ribaltamento verso l'esterno e l'interno aveva molte lesioni gravi. Il palazzo risale al 400, poi ci furono delle modifiche fino al 1703 ed ebbe danneggiamenti seri con il sisma di allora. Dai primi del 700 è stato costruito il braccio di edificio lungo via Camponeschi. Tutte queste ricostruzioni furono fatte però con le macerie derivanti dal sisma precedente e quindi le murature non erano certo di buona qualità».
 
 

ECONOMIA
Si sta ultimando, intanto, il progetto esecutivo della storica sede di Economia a Roio che sarà pronto in un mese, per poi partire con la gara d'appalto. «La delibera Cipe dello scorso agosto ha stanziato 5,5 milioni per la ricostruzione dell'edificio per il quale avevamo già 500 mila euro - afferma il direttore generale dell'Ateneo Pietro Di Benedetto - La delibera ha poi stanziato 1,5 milioni per la demolizione e ricostruzione dell'ex Centro di calcolo in via Forcella».

CARLI ED EX SAN SALVATORE
Nota dolente, a 8 anni dal sisma, palazzo Carli che attende ancora di avere il finanziamento. «Attualmente non abbiamo fondi così come per l'ex San Salvatore- aggiunge- Abbiamo solo uno studio preliminare di fattibilità donato dall'Ance». Palazzo Carli, così come l'ex San Salvatore, saranno inseriti nel piano triennale degli interventi su cui l'Ateneo sta lavorando già da un po'.

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