Cabinovia stop and go, i sindaci: «Danno per il turismo». Presenze in calo

Prima il sequestro degli impianti di risalita poi nel giro di poche ore il dissequestro in quando la struttura a norma e sicura: vicende che disorientano i vacanzieri

Cabinovia stop and go, i sindaci: «Danno per il turismo». Presenze in calo
di Tito Di Persio
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Lunedì 26 Giugno 2023, 08:35

«Lo stop-and-go della cabinovia non fa bene al turismo», dicono sia l’attuale sindaco di Pietracamela, Antonio Villani, che il precedente Michele Petraccia, oltre ad alcuni operatori turistici in provincia di Teramo. Questi ultimi ricevono diverse telefonate interessate di clienti, ma che questi ultimi esitano a prenotare a causa della necessità di avere la certezza che l’impianto sia aperto per poter godere appieno della vacanza. In effetti, quello che sta succedendo inizia ad avere dell’assurdo.
La riapertura della cabinovia di Prati di Tivo è durata meno di 12 ore. Durante la mattinata c’era grande entusiasmo, ma la sera è arrivata una doccia fredda con un provvedimento di sequestro disposto dall’autorità giudiziaria e notificato dalla finanza. I sigilli sono stati apposti nell’ambito di un’inchiesta della procura che contesta i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso ideologico, in particolare in relazione a un certificato del 2022 (e non del 2023) che attesta la manutenzione dell’impianto. Ci sono cinque indagati, tra cui il gestore Marco Finori. Il provvedimento di sequestro era stato richiesto dal pm Davide Rosati e disposto dal gip Marco Procaccini. Dopo tre giorni, i sigilli sono stati rimossi. Il giudice ha accolto l’istanza presentata dalla società di gestione e ha quindi revocato il sequestro dell’impianto, che era stato chiuso sabato scorso a poche ore dalla prevista riapertura. «Ciò che preme più di tutto agli operatori è che l’impianto resti aperto in questa stagione e il prossimo inverno insieme agli altri impianti, - ha aggiunto Villani - c’è preoccupazione per la pronuncia che il tribunale emetterà il 7 luglio riguardo al ricorso presentato dalla Gran Sasso Teramano sull’ordinanza che aveva autorizzato il sequestro del ramo dell’azienda alla Gst e nominato Finori custode giudiziario delle attrezzature con l’incarico di amministrarle». Comunque, ieri, nonostante la bellissima giornata soleggiata e il clima estivo a Prati di Tivo, c’erano diverse persone, ma non il pienone che ci si aspettava. Michele Petraccia sottolinea: «Venerdì si è persa anche un’altra importante occasione per il nostro territorio, è saltata la visita istituzionale del commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione Guido Castelli, per alcuni impegni di lavoro dell’attuale sindaco».

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