Popolare Bari, l'Abruzzo: «Salvare azionisti e posti di lavoro»

Popolare Bari, l'Abruzzo: «Salvare azionisti e posti di lavoro»
di Stefano Dascoli
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Giovedì 9 Gennaio 2020, 11:03
Evitare che l’acquisizione di Tercas, portata a termine ad agosto del 2014, possa divenire il pretesto per addossare all’Abruzzo le colpe del tracollo della Banca Popolare di Bari, salvata da un decreto del governo Conte 2 lo scorso 15 dicembre, ma alle prese con una crisi che coinvolge quasi 70 mila azionisti. Salvaguardando, quindi, personale e risparmiatori. E’ questa la strategia principale del tavolo tecnico istituito dalla Regione, per volontà dell’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo. Un’operazione che, come ha detto lo stesso Febbo ieri, servirà a scongiurare pesanti ripercussioni sull’economia regionale.

«E' un problema di grande attualità - ha detto l'assessore Febbo in apertura della prima riunione del tavolo, che si è svolta ieri a Pescara - sul quale è necessaria la massima attenzione di tutte forze politiche ed economiche della regione. La strategia da perseguire, condivisa anche dal tavolo, è di mantenere unitaria la vertenza, nel senso che bisogna assolutamente evitare lo spacchettamento della stessa perché in questo modo sarebbe gioco facile far ricadere le responsabilità del tracollo della banca sull'Abruzzo dopo le acquisizioni da parte della Popolare di Bari di Tercas e Caripe. Per questo è necessario creare un fronte comune regionale in grado di mettere in campo azioni comuni che coinvolgano anche i rappresentanti parlamentari eletti in Abruzzo». La presenza di Popolare Bari sul territorio regionale è di rilievo: cento sportelli e ottocento lavoratori per un giro d'affari che investe anche il credito delle piccole e medie imprese.

«Sono numeri importanti - aggiunge Febbo - di poco inferiori a quelli della Puglia nella quale la Popolare di Bari conta 1100 dipendenti. Ma lo diciamo da subito: non possono esserci all'interno della stessa vertenza aree di serie “A” e aree di serie “B”. Il rapporto deve essere chiaro e trasparente. I nostri obiettivi sono due: mantenere per quanto possibile gli attuali livelli occupazionali e evitare l'indebolimento dell'economia creditizia regionale già in una fase critica». L'azione della Regione, questo è stato annunciato ieri, sarà a tutto campo, a cominciare dal reperimento delle notizie direttamente dalle fonti per capire i numeri della crisi. Entro il mese i commissari della Popolare di Bari potrebbero avere un incontro con l'assessore Febbo dopo una richiesta in tal senso arrivata proprio nell’immediatezza dell’esplosione del caso. Il 14 gennaio i rappresentanti sindacali hanno organizzato un incontro con il sindaco di Pescara al quale prenderanno parte anche i sindaci degli altri comuni della provincia. Gli incontri poi verranno ripetuti anche nelle altre province, perché la presenza della Popolare di Bari è estesa su tutto il territorio regionale, quasi in modo uniforme. La serie di incontri dovrebbe poi portare all'organizzazione di un incontro pubblico per fare il punto sulla situazione e «al quale chiameremo a partecipare i rappresentanti parlamentari eletti in Abruzzo», ha detto Febbo. 
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