La decisione è stata adottata dal Pubblico Ministero Enrica Medori per motivi di sicurezza, motivazione che viene contestata dai legali di Santoleri, gli avvocati Reitano e Carradori, i quali hanno subito chiesto un incontro con il magistrato per avere ulteriori spiegazioni. La dottoressa Medori ha ribadito i motivi di sicurezza che sarebbero stati contenuti anche in alcune carte inviate al Riesame presso la Corte d’Appello de L’Aquila dove il 19 aprile dovranno comparire sia Simone che il padre Giuseppe nella speranza di poter ottenere la scarcerazione (questa è la richiesta degli avvocati).
Carradori e Reitano si sono recati a L’Aquila. «Siamo riusciti a leggere le carte –dichiarano- ma non abbiamo in verità trovato alcun elemento nuovo che potesse giustificare tale trasferimento ma solo copie di vecchie intercettazione tra padre e figlio e tra Simone e la sua amica Cinzia, che sono state esaminate e rilette cento volte. Quindi, al momento, a nostro avviso, il motivo resta poco chiaro».
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