Vincenzo Olivieri: «Tornerò in scena con un grande spettacolo dedicato alla mia Barbara»

Il comico e showman rompe il silenzio a tre mesi dalla scomparsa della moglie: «Appuntamento il 28 aprile al teatro Massimo con i nostri amici attori, so che sarà commovente»

Vincenzo Olivieri: «Tornerò in scena con un grande spettacolo dedicato alla mia Barbara»
di Mila Cantagallo
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Sabato 24 Febbraio 2024, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 10:07

Per tre mesi ha spento i riflettori, si è allontanato dai social mentre i follower continuavano a chiedergli se e quando sarebbe tornato. Non c’è un tempo sufficiente per elaborare un lutto così devastante, ma fermarsi è impossibile per un talento che vive di spettacolo. L’anima dell’artista ipnotizza il dolore per restituire il sorriso al pubblico. Vincenzo Olivieri prepara il rientro in scena, la ripresa di tutte le sue attività di showman: il teatro, la televisione, gli scherzi telefonici, la tournée estiva ed alcune idee in embrione. Il giorno in cui salirà di nuovo sul palcoscenico avrà il nome e la bellezza di Barbara, inseparabile compagna di vita e di lavoro per 25 anni. Sarà dedicata a lei la serata di beneficenza “Stelle, perché la vita di ognuno è un viaggio unico e irripetibile” in programma al teatro Massimo di Pescara il prossimo 28 aprile, che vedrà protagonisti attori nazionali e artisti locali, personaggi che lavoravano abitualmente con Barbara Paolone, organizzatrice e produttrice esecutiva della Stefano Francioni Produzioni, scomparsa lo scorso 2 dicembre. Nel cast anche il suo Vincenzo, che le dedicherà una performance. «È importante che il mio percorso ricominci da lei - spiega Olivieri - l’evento che sto organizzando con Stefano Francioni sarà un viaggio attraverso la vita, in cui gli artisti amici di Barbara daranno il loro contributo. Ci saranno Edoardo Leo, Giorgio Pasotti, Laura Chiatti, Marco Bocci, Anna Foglietta, Andrea Delogu, Stefano Fresi e colleghi abruzzesi tra cui Milo Vallone, che curerà con me lo storytelling. Io non so ancora cosa farò esattamente, ma spero di saper gestire la commozione».


La pausa
Lo scorso novembre il cabarettista ha disdetto tutti gli impegni per assistere sua moglie fino alla fine, il 23 dicembre è tornato su un palco a Fallo, nel Chietino, per ritirare il premio “Alfredo Salerno” alla memoria di Barbara: «Mi ha accolto una standing ovation - ricorda - è stato come un abbraccio, la percezione di un grande affetto che mi auguro di ritrovare quando riprenderò i miei spettacoli». Difficile immaginare Vincenzo Olivieri dietro le quinte eppure, dagli inizi del 2024, si muove solo nei backstage del tour teatrale “Ti racconto una storia” di Edoardo Leo, continuando il lavoro che svolgeva sua moglie: «L’ho fatto per distrarmi, allontanarmi dai luoghi della quotidianità, abbiamo girato la Sicilia, poi Bologna, Padova, Brescia, Trento, Venezia, a breve ripartiremo per nuove tappe, un’esperienza che si sta rivelando molto positiva in questa fase della mia vita.

Non è facile ripristinare la normalità dopo un colpo così forte. Tutto mi parla di Barbara, la nostra casa, i luoghi che abbiamo frequentato insieme, gli amici, il palcoscenico dove lei curava i miei spettacoli; andavo in scena con il suo supporto materiale e morale, ero come in una sfera di cristallo grazie a mia moglie che mi sollevava da tante responsabilità per farmi concentrare meglio sulla parte artistica. Mi esibivo e la guardavo dietro la console, ad assicurarsi che tutto andasse bene e a ridere di cuore ad ogni mia battuta».


Il ricordo
Un rapporto profondo, complice e simbiotico: «Non eravamo come altre coppie che si salutano la mattina per andare a lavorare ritrovandosi la sera, noi condividevamo ogni istante, professionale e privato, è come se insieme avessimo trascorso mezzo secolo, non soli venticinque anni. Oggi la presenza di Barbara mi dà forza, so che lei non vorrebbe che mi fermassi. Qualche mese fa ho abbandonato tutto e tutti per assisterla in clinica, lei non era d’accordo, mi ripeteva che dovevo mantenere gli impegni presi, mi confortava dicendomi che si sentiva bene e potevo lasciarla sola». A giugno l’artista tornerà ad animare le serate estive in città e paesi abruzzesi, le prime date sono state già fissate, in autunno è previsto il debutto in una nuova trasmissione sull’emittente Rete 8: «Si chiamerà “Classe III… età” - aggiunge l’autore - sarà una sorta di gita scolastica di studenti di scuole superiori e pensionati in un divertente confronto generazionale, poi proseguirò con il programma “Girogirotanto” alla scoperta dell’Abruzzo e forse lavorerò su un format che racconta il mio attuale status in chiave ironica. Non è semplice realizzarla ma credo che l’idea sia buona». Nel cassetto, anche uno spettacolo insieme al cantautore Giò Di Tonno, dal titolo “Due di cui uno”, un racconto dell’Italia attraverso le sue canzoni. «È stato un esperimento compiuto in due serate in Calabria la scorsa primavera - racconta Olivieri -. Giò intonava brani celebri ed io li analizzavo in modo ironico. Un connubio di musica e risate che il pubblico ha apprezzato molto, ci avevano proposto altre date ma, dopo quello che è successo, era impossibile proseguire Riprenderemo questo progetto iniziando proprio dalla Calabria, e lo porteremo in altre regioni». E allora Show must go on, lo spettacolo deve, ma soprattutto vuole andare avanti, in un 2024 che celebra il 48esimo anno di carriera del celebre cabarettista: «Non smetterò mai di lavorare - promette lui - poiché non potrei fare altro per vivere ma anche perché, da artista, porto avanti la missione il far stare bene le persone, è una responsabilità che avverto sin dai miei esordi. Continuerò a divertire divertendomi, nonostante tutto».

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