Calcio serie A, Pescara ko a Udine. Oddo: «Abbiamo dominato, puniti da tre errori»

Un momento del match
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Domenica 23 Ottobre 2016, 19:24
UDINE - L'Udinese stende il Pescara 3-1, con una doppietta di Thereau e due rigori. E conquista la prima vittoria della gestione Delneri. L'attaccante francese porta i friulani in vantaggio nel primo tempo trasformando il rigore procurato da Zapata e raddoppia in avvio di ripresa, ribadendo in rete la respinta di Bizzarri su una botta dal limite di Badu. Completa l'opera Zapata in pieno recupero procurandosi il secondo rigore della giornata, trasformato personalmente con un missile sotto l'incrocio dei pali a scacciare le paure sollevate alla mezz'ora dal gol di Aquilani che aveva accorciato le distanze e riacceso le speranze del Pescara. Ancora una volta la squadra abruzzese esce a testa alta dal campo di gioco. Sconfitta sì,ma con l'onore delle armi. Il rigore trasformato da Thereau al 9? decide il primo tempo tra Udinese e Pescara. La prima frazione della partita è discreta, ma con poche occasioni, tra due squadre in cerca della ?prima? vittoria. La prima della gestione Delneri in casa friulana, per uscire da una posizione di classifica difficile per i bianconeri e cominciare un nuovo campionato dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. La prima in campo in serie A per la neopromossa di Oddo che pure con tanti buoni pareggi e la vittoria a tavolino con il Sassuolo ha racimolato i sette punti che l'hanno portata alla sfida di oggi appaiata in classifica con i padroni di casa. L'avvio è dell'Udinese, in campo con una formazione per dieci undicesimi identica a quella che una settimana fa aveva ben figurato al Juventus Stadium, nonostante la sconfitta. Il gioco friulano viene premiato all'8? quando Zapata trova lo spazio per entrare in area e Campagnaro lo stende in maniera fallosa. Rocchi fischia il rigore che Thereau trasforma con uno scavetto a mezza altezza a superare Bizzarri. Il Pescara esce alla distanza, mostrando discrete trame di gioco, un atteggiamento offensivo e coraggioso che Oddo chiede ai suoi, nonostante le tante assenze per squalifica e infortunio lo costringano a fare a meno di Coda, Gyomber, Muric, Verre, Vitturini, Bahebeck e Manaj. L'effetto è la traversa colpita da Caprari in semirovesciata in area di rigore al 25?, con Karnezis fermo a guardare la traiettoria del pallone, impotente, al termine di una bella azione offensiva ospite. Prima che una fiammata di Zapata, al 43?, lanciato sul filo del fuorigioco chiuda la prima parte delle ostilità con un diagonale dalla destra che termina di poco sul fondo. La ripresa è ancora all'insegna di Thereau. E? lui a sbloccare l'inerzia di un secondo tempo bloccato e dai ritmi bassi. Piazzato al posto giusto al momento giusto, nell'area di rigore abruzzese, pronto a deviare in rete la respinta di Bizzarri sul missile che Badu ha scagliato dalla destra. Ma il doppio vantaggio locale dura poco. Il tempo di consentire a Oddo di fare un doppio cambio. Fuori Cristante e Benali, dentro Mitrita e Crescenzi. Mossa vincente. E? proprio quest'ultimo a lavorare in area un pallone all'indietro per Aquilani che di potenza, dal limite dell'area, supera Karnezis. Il gol riaccende le speranze del Pescara che preme alla ricerca del pareggio, mentre nella mente dell'Udinese riaffiorano paure ataviche. Scacciate al 2? di recupero quando Zapata si procura il secondo rigore della giornata e lo trasforma. 

LE REAZIONI - «Sono contento per la prestazione ma arrabbiato per il risultato perché abbiamo preso tre gol su tre nostri errori». Il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, non ha digerito bene la sconfitta della sua squadra, nel match servito a Udine all'ora di pranzo. E lo ha mostrato al termine dell'incontro, ancora in campo, allontanandosi sul secondo rigore fischiato all'Udinese, nel recupero. «È stata una reazione un pò così, esagerata. Forse ho sbagliato ma il rigore mi sembrava un pò esagerato. Se si fischiano rigori così ce ne sarebbero 100 a partita», chiarisce. «Abbiamo dominato una partita e abbiamo perso 3 a 1. Non meritavamo di perdere. L'Udinese ha fatto tre tiri in porta e ha segnato tre gol con due rigori. Poi hanno vinto con merito perché chi vince ha sempre ragione - ha analizzato nel post partita - Credo che l'Udinese abbia un potenziale di molto superiore al nostro. Non a caso hanno cambiato allenatore. Ha giocatori importanti e lo dimostra il fatto che, nel momento in cui fatichi, trovi il giocatore che ti sblocca la partita. L'Udinese ha giocato un'ottima partita dal punto di vista dell' organizzazione ma per la 'propositività' abbiamo fatto meglio noi, magari mi sbaglio ma questo mi è sembrato dalla panchina». Quanto al suo Pescara, sono «convinto che l'unica via per la salvezza è il gioco. Non siamo capaci di fare a sportellate per 90'. Dobbiamo giocare bene per avere più probabilità di costruire qualcosa e vincere. È successo poco finora ma succederà». Oddo guarda fiducioso al futuro della sua squadra, «sarei più preoccupato se perdessimo senza mai provare a fare la partita», anche se ora si attende «maggior cinismo e il recupero di tanti infortunati», le cui assenze «pesano tantissimo; nelle scelte iniziali, nei cambi, in tutto». A guardare il bicchiere mezzo pieno è invece Gigi Delneri che parte dagli elementi positivi della sua Udinese. «I tre gol fatti, le azioni che potevano essere trasformate in gol. Il non aver concesso grandi soluzioni al Pescara nell'uno contro uno. La squadra - ha sentenziato - ha fatto una buona gara, attenta e corta. Nel palleggio si può migliorare quando le linee di lavoro saranno più corrette. La qualità e la forza fisica fanno sì che la squadra possa avere un futuro importante». I bianconeri possono lasciarsi alle spalle le difficoltà del passato e i relativi condizionamenti mentali. «La vittoria di oggi è corroborante. Questa giornata era importantissima per tanti aspetti. Era una partita difficile, contro una squadra che ha palleggio, gioca bene e crea problemi in fase difensiva. Penso - ha ribadito - che ci siano margini di miglioramento molto alti. E se miglioriamo abbiamo un tetto di 40 punti. Dobbiamo migliorare per noi stessi per far crescere tanti giocatori che qui trovano terreno fertile per potersi esprimere». 
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