Parte da un filmato diffuso in rete l’accertamento della squadra amministrativa della Questura di Pescara che, su input del questore Luigi Liguori, ha effettuato un’indagine tesa ad identificare e rintracciare le persone che, nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 febbraio, sono stati coinvolti in una rissa nella zona di piazza Muzii. La rissa era stata ripresa da una persona che, con amici, era seduta al tavolino di un locale vicino quando proprio sulla porta di un esercizio commerciale si era sviluppata una lite che aveva coinvolto tre persone, di cui due riconoscibili anche da un abbigliamento comune, una sorta di divisa.
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LA RICOSTRUZIONE In effetti si trattava di padre e figlio che, secondo quanto poi è stato ricostruito nel corso delle indagini coordinate dal primo dirigente Alfredo Luzi, sono dipendenti di un’agenzia di portierato che effettua servizio in zona.
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SICUREZZA Una vicenda che ripropone il problema dei controlli e della sicurezza nelle zone della movida e più in generale sulle strutture pubbliche particolarmente sensibili: i servizi di vigilanza, infatti, vengono spesso affidati, anche da privati, ad aziende che non possono legittimamente effettuarli. Servizi per i quali i dipendenti di società autorizzate con specifica licenza vengono specificamente addestrati. Lo stesso questore Liguori ha disposto, anche in occasione dell’ultimo fine settimana, controlli stringenti nelle aree più sensibili della città: la riapertura dei locali da ballo è stata infatti seguita con particolare attenzione dalle forze dell’ordine. Resta, come ha in più occasioni sottolineato il questore, il problema dell’abuso di alcolici da parte dei minorenni, alla base di tanti scontri tra ragazzi nei due distretti della movida.