Pescara e "RajaNer": spopola
l'hashtag tra ironia e dialetto
sulla crisi dell'aeroporto

Pescara e "RajaNer": spopola l'hashtag tra ironia e dialetto sulla crisi dell'aeroporto
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Mercoledì 10 Febbraio 2016, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 14:03
PESCARA - L'Abruzzo si 'vendicà sul web contro la decisione annunciata da Ryanair circa la chiusura della base pescarese e la riduzione dei collegamenti a due sole destinazioni: decine di utenti, giocando con il dialetto, stanno commentando i post sulla pagina Fb della compagnia e l'ironia si scatena, il tutto con l'hashtag #rajaNer che, giocando con il nome del vettore irlandese, tradotto dal dialetto abruzzese, significa 'rabbia nerà. «Ardetece l'apparechje» (tradotto 'ridateci l'apparecchiò, che in dialetto abruzzese è l'aereo), la frase più comune. Protagonisti indiscussi dei post e dei commenti sono le «furnacelle» e «li 'rrustill», cioè fornacelle e arrosticini, i tipici spiedini abruzzesi di carne di pecora famosi anche all'estero.
Ma c'è anche chi, commentando un post su un volo 'cheap', cioè a basso costo, scrive «I li cheap li us pe fa lu foc #rajaner» (tradotto, «Io i ceppi li uso per accendere il fuoco») o chi si limita a dire che «ormai da Pescara partono solo i gabbiani #Rajaner». Intanto, sempre sul web, aumentano le sottoscrizioni della petizione «Ryanair, non abbandonare l'aeroporto di Pescara!», lanciata su Change.org, la più grande piattaforma di petizioni online: quasi novemila gli utenti che hanno aderito all'iniziativa, rivolta, tra gli altri, al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, al sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e ai parlamentari abruzzesi.
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