Gagliardi, presente in aula, non ha esternato alcuna emozione. Hanno preso parte all'udienza anche la sorella della vittima, Adele Pavone, costituitasi parte civile insieme al fratello Rocco e alla madre Concettina Toro. I giudici aquilani hanno confermato le provvisionali di 150mila euro per i due fratelli di Pavone e la madre, e di 200 mila euro per i due figli della vittima. Nel corso dell'udienza precedente, il procuratore generale Romolo Como aveva chiesto la conferma della condanna emessa dal gup del Tribunale di Pescara Maria Carla Sacco, ovvero l'ergastolo, ridotto però a 30 anni di carcere per lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato. Secondo l'accusa, Gagliardi, che in passato aveva lavorato con la moglie di Pavone e con la quale aveva una relazione sentimentale di cui la vittima era a conoscenza, avrebbe atteso l'ingegnere informatico sotto casa e gli avrebbe sparato. Le motivazioni della sentenza saranno rese note il 14 agosto.
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