Destinatario della misura, la cui durata è stata fissata dal Giudice in sei mesi, è Giorgio Robuffo, medico addetto al Servizio prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro della locale Asl, il quale è indagato per corruzione e concussione. Dalle indagini, avviate su impulso di una segnalazione anonima e condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché tramite accertamenti bancari e patrimoniali, è emerso che il Robuffo, nel corso di alcune visite ispettive condotte tra il 2011 e il 2014 nella provincia di Pescara nei confronti di alcune ditte, rilevando puntigliosamente e pretestuosamente presunte irregolarità e prospettando sanzioni pecuniarie e denunce, avrebbe indotto o tentato di indurre i titolari di almeno sei delle aziende ispezionate a rivolgersi ad una società di consulenza specializzata in materia di sicurezza dei posti di lavoro di cui lo stesso medico è risultato socio occulto.
Le condotte illecite del predetto pubblico ufficiale sono state compensate dai due soci titolari della ditta, coindagati per i medesimi reati, con più dazioni corruttive, per un totale di oltre 57.000 euro che sarebbero stati pagati attraverso una serie di bonifici emessi a favore dei due figli del Robuffo, mascherati come pagamenti di fatture relative a prestazioni lavorative fittizie.
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