Pescara, annullato il maxi
concorso per gli infermieri

Pescara, annullato il maxi concorso per gli infermieri
di Gianluca Lettieri
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Mercoledì 22 Giugno 2016, 12:33
PESCARA - Il maxi concorso della Asl di Pescara per assumere infermieri a tempo determinato diventa un pasticcio. L'azienda sanitaria ha annullato le prove scritte, dopo aver già pubblicato la graduatoria dei risultati, per una serie di errori che hanno dell'incredibile. Il più eclatante? Nell'elenco dei candidati idonei compaiono i nomi di persone che, dopo aver presentato la propria candidatura, non hanno neppure sostenuto la prova. E adesso decine di ricorsi al Tar sono dietro l'angolo.

TUTTE LE TAPPE - Per capire a fondo la vicenda bisogna tornare al 18 settembre 2014, quando la Asl indice un avviso pubblico con l'obiettivo di stilare una graduatoria per collaboratori professionali sanitari (infermieri categoria D) dalla quale attingere in caso di necessità. Non c'è la sicurezza assoluta di un posto di lavoro, ma anche la sola prospettiva di un impiego pubblico fa gola a tanti. Così l'azienda sanitaria riceve una valanga di domande: 2.487, per l'esattezza. I candidati ammessi sono 2.430. La pubblicazione della data della prova è prevista per l'11 novembre 2014. Ma si susseguono rinvii a raffica che fanno slittare il test al 24, 25 e 26 maggio 2016. Sono passati quasi due anni, ma il meglio (o il peggio) deve ancora venire. A presentarsi alla prova scritta sono in 698. Arrivano da mezza Italia, Sicilia compresa. Il compito prevede 30 domande a risposta multipla: per risultare idonei bisogna azzeccarne 21. Gli infermieri vengono divisi in dieci gruppi e il compito, almeno all'apparenza, si svolge senza alcun tipo di disguido. Fin qui tutto nella norma. Ma, qualche giorno fa, ecco la sorpresa: nell'elenco degli 89 candidati che hanno superato la prova sputano i nomi di alcune persone che al test non hanno neanche partecipato. Tre di queste segnalano l'anomalia. Arriviamo così all'altro ieri, quando la Asl pubblica l'avviso di annullamento in autotutela e di ripetizione della prova scritta per «garantire la par-condicio dei candidati e in applicazione dei principi di massima trasparenza e imparzialità cui deve improntarsi l'azione amministrativa con particolare riferimento a quella volta alla selezione del personale».

L'azienda, dunque, ammette un doppio pasticcio. Il primo: «A seguito di ricontrollo sulle operazioni di correzione informatica dei questionari, la commissione di valutazione ha riscontrato che, per mero errore materiale verificatosi in fase di abbinamento informatico fra nominativi e codici assegnati ad alcuni candidati, il sistema di lettura ottica ha generato il file delle risultanze della prova scritta procedendo, in alcuni casi, ad abbinamenti non corretti tra codici e nominativi dei candidati». E ancora: «Nella prima seduta di convocazione (24 maggio 2016, ore 9), in cui è stato estratto il questionario numero 5, la commissione ha riscontrato che la domanda numero 13 è stata ripetuta in sostanziale identica formulazione nella domanda numero 30. Di conseguenza il questionario numero 5 appare riconducibile a un grado di difficoltà tecnica differente rispetto a quella contenuta nei questionari proposti nelle altre sedute di convocazione». La nuova prova è fissata per il 13 ottobre. Ma il rischio che la vicenda arrivi di fronte ai giudici è concreto. 
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