Il fascino della parte storica tuttavia è rimasto immutato con i circa 800 figuranti. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai Quarti Cittadini che hanno avuto la loro dignità nel percorso. Sempre spettacolari le acrobazie degli sbandieratori cui quest’anno si è aggiunto anche il prestigioso gruppo del museo degli Uffizi di Firenze. Rispetto alle edizioni precedenti, nella parte civile del Corteo i gonfaloni dei Comuni fondatori dell'Aquila sono stati disposti ai fianchi del palco di Collemaggio; i Comuni del circondario dell'Aquila, inoltre, hanno sfilato con i quarti storici della città (San Marciano, San Pietro, Santa Giusta, Santa Maria Paganica) secondo il riferimento territoriale. Nella parte storica, invece, i figuranti appartenenti ai gruppi aquilani, una volta giunti sul prato di Collemaggio, si sono posizionati ai lati del passaggio del piazzale, realizzando una sorta di corridoio di benvenuto alla Dama della Bolla, agli altri figuranti principali e alle autorità della Municipalità aquilana. Il piu’ giovane fra i figuranti e’ stato sicuramente il neonato in braccio alla sua mamma in costume d’epoca.
Dopo il Corteo e la lettura della Bolla da parte del sindaco, si è tenuta a processione che ha accompagnato il clero e le autorità alla Porta Santa della Basilica di Collemaggio, che è stata aperta dal cardinale João Braz de Aviz, dando così il via al Giubileo aquilano e consentendo ai fedeli di poter lucrare l'indulgenza fino alla sera di oggi, quando la Porta Santa sarà chiusa dall'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi. Non erano esattamente i Vespri quando è stata aperta la Porta Santa, in ogni caso il pubblico ha apprezzato l’anticipo sul protocollo.
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