I provvedimenti, eseguiti nell'ambito dell'operazione denominata «selva oscura» , riguardanti due indagini parallele, sono stati disposti dai Gip del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea e Elio Bongrazio su richiesta della locale Procura, con le indagini coordinate dai Pm Silvia Santoro e Anna Benigni. Eseguite anche tre perquisizioni domiciliari. Undici dei tredici indagati devono rispondere di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti. Ai due albanesi è stata anche contestata la tentata estorsione per minacce consumate nei confronti del giovane macedone, spacciatore al minuto, e che non era riuscito a saldare il pagamento della droga.
Le indagini partite nel marzo 2017, sono andate avanti perquasi un anno, permettendo di scoprire l'attività di spaccio nel quartiere popolare di via Rimini a Montesilvano ( Pescara). Sequestrate in totale 70 grammi di cocaina e altri 6 grammi di altra sostanza. Oltre ai tredici indagati, arrestati oggi, ci sono altre tre persone indagate a piede libero. Come appurato dai carabinieri, spesso la droga veniva pagata con accrediti su
post pay. «L'operazione segna un punto importante di contrasto allo spaccio di droga dopo i 18 provvedimenti eseguiti settimane fa. Si tratta di una operazione - ha detto il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Marco Riscaldati - con cui abbiamo disarticolato l'attività di spaccio portato avanti da cellule autonome indipendenti e proprio per il fatto che l'indagine sia partita dalla scoperta di una di queste, facendo scoprire altre
aliquote, testimonia come l'attività di spaccio sia così pervasiva nelle nostre città .
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