L’omicidio del piccolo Maxim.
«Voleva uccidere anche la moglie»

L’omicidio del piccolo Maxim. «Voleva uccidere anche la moglie»
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Mercoledì 23 Luglio 2014, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 19:46
PESCARA Massimo Maravalle voleva uccidere anche la moglie, l’avvocato Patrizia Silvestri, quella terribile notte del 18 luglio in cui ha soffocato Maxim, il figlioletto di 5 anni. E’ la sconvolgente ricostruzione fatta dagli inquirenti e avvalorata dallo stesso omicida nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Con estrema e inquietante lucidità, l’uomo ha ripercorso quei drammatici momenti. Maravalle ha raccontato al giudice Gianluca Sarandrea, che era sua intenzione compiere tale gesto non solo nei riguardi del figlio, ma anche della coniuge, con lo scopo di sottrarre i propri cari alle azioni violente realizzate da soggetti che da tempo ordivano un complotto nei suoi riguardi. Una circostanza che sarebbe stata confermata dalla stessa moglie che, riferendo alla polizia quanto accaduto nell’immediatezza del fatto, ha raccontato di essersi svegliata all’improvviso per alcuni rumori e di aver visto il marito che girava per la stanza con una busta di plastica in mano, chiedendo a lei di infilarci dentro la testa. Soltanto dopo la donna si sarebbe recata nella stanza del figlioletto e fatta la terribile scoperta.
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