Per ricostruire nel dettaglio la vicenda, in base a quanto appreso da fonti sanitarie, bisogna tornare indietro di qualche giorno. All’inizio della scorsa settimana, la donna è stata ricoverata all’ospedale San Pio di Vasto, la città dove vive, per una «subocclusione intestinale». Nel momento in cui è arrivata in pronto soccorso, la 48enne ha fatto presente che accusava quei sintomi già da alcuni giorni. I medici hanno ritenuto subito complesse le sue condizioni cliniche: da qui il trasferimento ad Ortona per un esame più approfondito. Ma la situazione è precipitata nel giro di appena un giorno. Durante la colonscopia qualcosa sarebbe andato storto perché, secondo i primi riscontri, la paziente avrebbe riportato un danno all’intestino. A quel punto la donna è stata subito portata in sala operatoria per un intervento d’urgenza. Dopo l’operazione è stata trasferita nel reparto di Rianimazione più vicino, che si trova all’ospedale di Lanciano, in condizioni disperate. È stata la stessa direzione sanitaria a rivolgersi alla Procura segnalando quello che, in gergo medico, si chiama «evento avverso». L'altra notte, intorno alle tre, Elisabetta è deceduta. Un dolore immenso per il compagno, che è rimasto al suo fianco fino alla fine. I medici hanno subito informato della morte i poliziotti del Commissariato di Lanciano che, a loro volta, hanno interessato la Procura di Chieti, già allertata in precedenza dall’azienda sanitaria.
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