Insieme alla vedova, è stata confermata l'assoluzione (il Tribunale dell’Aquila, nella persona del giudicie Adolfo Di Zenzo aveva emesso sentenza assolutoria nell’aprile dello scorso anno) anche per il fratello dell'ingegnere, l’ufficiale di stato civile che aveva redatto un certificato ritenuto dal pm falso sotto il profilo ideologico e il medico che aveva attestato che il paziente era in grado di intendere e di volere il giorno prima del matrimonio. Nell’ambito delle indagini preliminari la Procura della Repubblica arrivò anche ad emettere un sequestro conservativo della considerevole somma di denaro di 1,5 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA