Paura in Abruzzo: si incendia metanodotto: otto feriti, fiamme altissime

Paura in Abruzzo: si incendia metanodotto: otto feriti, fiamme altissime
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Venerdì 6 Marzo 2015, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 15:05

Un metanodotto si è incendiato a Mutignano nel comune di Pineto (Teramo). Otto le persone ferite.

Le fiamme altissime sono state visibili a chilometri di distanza. L'incendio è stato poi domato dopo alcune ore grazie alla chiusura controllata del gas. A provocare le fiamme sarebbe stato il cedimento della condotta, che va da Cellino Attanasio a Bussi (Pescara). Dopo il cedimento il gas è fuoriuscito e poi si è incendiato a causa di un cavo elettrico staccatosi da un palo della luce. Otto le persone soccorse in ospedale, anche un bambino. Quattro sono state ricoverate. La Procura di Teramo ha aperto un'inchiesta.

Dei quattro ricoverati, due sono in chirurgia, uno in pediatria.

Undici in tutto le persone le cui abitazioni sono state danneggiate dall'esplosione. «Il Comune - dice il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio - vedrà come ospitarle e si prenderà cura di loro, facendole stare al caldo e provvedendo a ogni esigenza».

Anna Calandra, uno dei feriti, è ancora distesa sul lettino del pronto soccorso dell'ospedale di Atri (Teramo), le sue condizioni fisiche sono buone, ma è ancora visibilmente sotto choc. Occhi rossi, respiro affannato, dice solo: «Un boato, poi porte e finestre aperte violentemente da quello che per me era un tornado, un uragano. Ho pensato al maltempo, ma all'improvviso tutto è diventato giallo, poi le fiamme». «Ho preso i bambini, sono fuggita dalla finestra sul retro, ma non mi ero resa conto che fosse il gas - ha continuato -. Mia figlia ha chiamato il 118 e poi sono arrivati i soccorsi».

«Dai primi riscontri sembrerebbe che la scarsa stabilità del suolo, unita ai fenomeni di antropizzazione tipici delle aree in prossimità delle coste e al forte maltempo di questi giorni, possa essere tra le cause dell'incidente», ha riferito la Snam, la società che gestisce le condotte del gas in Italia in una nota. Successivamente la Snam ha chiarito che «la continuità del servizio di distribuzione cittadina del gas per i comuni serviti da quella infrastruttura viene comunque garantita attraverso il collegamento con infrastrutture alternative e, nel caso del comune di Atri, con il ricorso a carri bombolai».

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