L’Aquila, all’Usra nel 2019 il miglior risultato di sempre. Più personale per le frazioni.

L’Aquila, all’Usra nel 2019 il miglior risultato di sempre. Più personale per le frazioni.
di Daniela Rosone
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Lunedì 23 Dicembre 2019, 13:26
L’AQUILA - Dieci unità di personale in più da dedicare all’attività istruttoria delle frazioni per colmare il gap con il centro storico. L’Usra è riuscita da poco a liberare queste risorse grazie alla conclusione del lavoro per le vecchie procedure ( quelle della filiera Cineas - Reluis - Fintecna) presentate prima del 2013.

Fatto che consentirá al titolare dell’ufficio speciale per la ricostruzione del Comune dell’Aquila Salvo Provenzano di impiegare questo personale per altre pratiche.

Ad inizio 2019 erano rimaste circa 200 vecchie pratiche, quelle più complicate. Uno degli obiettivi era quello di chiuderle entro l’anno, per permettere poi di impiegare i lavoratori soprattutto per le schede parametriche 1 non istruite e dunque per le frazioni. Di queste 200, quasi la metà sono state archiviate perché non aventi diritto a contributo mentre 70 sono state positivamente concluse per quasi 40 milioni di euro.

Per tale tipologia di pratiche, rispetto al 2018,  si registra un + 40% di pareri emessi. Con riferimento all’attività istruttoria delle schede parametriche è da rilevare che, quest’anno, la sommatoria dei pareri emessi tra Sp1 e Sp2 è il risultato migliore di sempre, superiore a 350. Le parametriche parte prima sono circa 205, +30% rispetto al 2018 e +10% rispetto al 2017. Le parametriche parte seconda istruite supereranno le 150, sono il +20% rispetto a 2018 e 2017.

Il titolare dell’ufficio, consapevole che non ci si deve accontentare di questi numeri, attribuisce questo risultato allo sforzo e all’impegno profuso dai dipendenti che stanno dando il massimo. “ I risultati ottenuti - dichiara - sono il frutto di un rinnovato entusiasmo e della consapevolezza dell’eccezionalità del lavoro che si sta facendo. Il benessere generale della squadra è essenziale, se la squadra è motivata gioca meglio”. E per questo l’Usra prevede anche politiche per la valorizzazione del personale.

Tornando ai numeri, alla fine del 2019 rimarranno da trattare poco più di 1200 pratiche e quindi mantenendo gli stessi ritmi di ora (600 pratiche l’anno) si conta di chiudere l’attività istruttoria nel 2021 e quindi tutti i cantieri due o tre anni dopo, come detto più volte. Per il titolare dell’Usra chiudere la ricostruzione dopo 15 anni è un risultato notevole che replica quello che successe in Friuli dove però non era coinvolto un intero capoluogo di Regione. “Tutto questo - spiega - sarà possibile se gli attori coinvolti (presidenti di consorzi, ingegneri, architetti, geometri e imprese) giocheranno, ma siamo sicuri di sì, la partita con lo stesso entusiasmo”.

 La criticità più grande rimane quella del personale. “L’ufficio ha oltre 60 persone tra collaboratori, dipendenti e personale con contratto a termine - spiega Provenzano - e correre il rischio di perdere qualcuno e non poter contare su personale che ha certezza di rimanere in ufficio è un motivo di ansia anche in riferimento agli obiettivi che ci poniamo per il futuro. L’appello è quello di accelerare le procedure per stabilizzare il personale”.

Il calendario dell’Usra è fitto di impegni perché  L’Aquila continua ad essere presa a modello. A gennaio arriveranno componenti del governo pakistano, a febbraio l’ufficio  è stato invitato a Istanbul e poi in Israele.

“Bisogna affermare con forza - aggiunge Provenzano - il fatto che qui si è ricostruito bene. La ricostruzione, lo sappiamo, è fatta di luci e ombre ma il confronto con gli altri ci aiuta a migliorare. L’Aquila può essere davvero un modello che nel paese può fornire procedure e modelli rispetto ad altri eventi calamitosi che potrebbero accadere”.
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