Qualsiasi cittadino può collegarsi, infatti, tramite il sito dell’Usra e accedere alla piattaforma che permette di vedere, ad esempio, a che punto è lo stato di avanzamento della pratica per la propria abitazione e, se la pratica è stata istruita, consente di seguire dal web lo stato di avanzamento dei lavori, mostra tra l’altro i pagamenti effettuati in favore di imprese e progettisti e, ancora più significativo, evidenzia il livello di sicurezza dell’immobile post intervento, applicando i criteri del sisma bonus.
È il primo caso in Italia di applicazione del sisma bonus a scala cittadina. Lo strumento del webgis, di fatto, sta riscuotendo un successo notevole considerando che diversi gruppi di ricerca (UniRoma e University College of London) hanno chiesto ufficialmente all’ufficio ricostruzione di poter accedere ai dati presenti che sono un patrimonio di conoscenza importante da poter applicare ad altri terremoti recenti. Il governo turco si è dimostrato interessato alla piattaforma ed ha invitato i funzionari Usra a relazionare su questo tema in un convegno che si terrà ad Istanbul tra gennaio e febbraio del 2020.
Lo strumento è utile pure per capire le criticità della ricostruzione e, in particolar modo, i ritardi nelle consegne delle schede parametriche. On line è presente anche il monitoraggio del conferimento e discarica delle macerie del sisma, realizzato insieme all’Usrc. Quotidianamente si puó osservare il trasporto delle macerie, vedendo esattamente da dove parte il camion, dove arriva e la quantità di macerie scaricate. Sembrerebbe che a breve, peraltro, l’Usra sia pronto a lanciare un altro utile strumento di partecipazione per i cittadini.
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