Il comitato regionale della Fidal assieme alla struttura tecnica e al Gruppo Giudici Gara, sta cercando di promuovere anche soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate. L'idea è nata dalla necessità, per le corse di fondo e mezzofondo, di rispettare come è logico che sia in questo periodo, il "distanziamento sociale". In pratica, si tratta di partecipare a una gara con un punto di partenza e arrivo stabilito, monitorato da telecamere e sistemi di rilevazione GPS. Ad ogni atleta partecipante verrà dato un Tracker (rilevatore di posizione, movimento e segnalazione soccorso) con il quale affrontare il percorso. Gli atleti potranno decidere di gareggiare in momenti diversi, dentro un certo spazio di tempo, quando meglio credono o quando ad esempio i vari impegni lavorativi glielo consentiranno. Cioè ogni singolo atleta, munito del rispettivo tracker, potrà andare sul percorso, fare la gara in solitaria e vedersi registrato nella classifica generale, in tempo reale, il risultato ottenuto. I giudici avranno la possibilità in remoto di controllare i dati telemetrici inviati dal tracker e quelli inviati dalle telecamere disposte lungo il percorso.
Il progetto si chiama “Virtual Archeorun” e prevede un percorso di 12,9 Km, il luogo è lo stupendo paesaggio di Collelongo (AQ).
I dati raccolti sono stati confortanti a tal punto che lo stesso presidente nazionale Fidal Alfio Giomi si è interessato al progetto di persona, inviando i dati ad una apposita commissione scientifica per la valutazione. Se ci dovesse essere l'ok ufficiale, l'Abruzzo sarebbe capofila della tanto attesa ripartenza delle corse. I podisti fremono.
Paolo Sinibaldi
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