Dopo pochi passi, hanno sentito delle voci alle loro spalle ed in pochi secondi sono stati circondati da un gruppo di 4 giovani che si esprimevano con accento dell’est europeo. «Stavi ridendo?»ha chiesto in tono provocatorio uno di loro a S.B. che, incredulo, non ha avuto nemmeno il tempo di rispondere. Un gancio sferrato dal suo interlocutore lo ha colpito in volto facendolo cadere rovinosamente a terra. Nell’impatto con l’asfalto il giovane è rimasto ferito alla testa ed ha perso i sensi. L’amico gli ha prestato i primi soccorsi mentre il gruppo di aggressori è fuggito dileguandosi nella vicina pineta.
Sul posto sono arrivati i carabinieri ed una ambulanza che ha trasportato S.B. in ospedale. Rottura degli zigomi, del setto nasale e microfratture in tutto il volto la diagnosi dei sanitari che hanno dovuto anche applicare 15 punti di sutura sulla testa del malcapitato. Il grafico è ora ricoverato al Santo Spirito in attesa di essere sottoposto ad un intervento di chirurgia maxillo-facciale per ricostruire il volto deturpato. La sorella di S.B. commenta con rabbia l’accaduto: «Con un colpo così forte mio fratello ha rischiato conseguenze peggiori.
E’ successo a lui ma poteva capitare a qualsiasi altra persona perché questa brutta gente colpisce a tradimento, per il solo scopo di divertirsi. Dai carabinieri abbiamo appreso che il fenomeno è in aumento. Non si può vivere tranquilli con delinquenti del genere in circolazione». Ascoltati da carabinieri e polizia, S.B. ed il suo amico hanno fornito un identikit degli aggressori che ora vengono ricercati. Tra il 2014 e il 2015 sono stati almeno sei gli episodi di aggressioni per la pratica dello Knockout game, nella a maggior parte dei casi per mano di minorenni.
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