Questo in seguito alle «segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali verificatisi dopo la somministrazioni di dosi provenienti dai due lotti». Questo si legge nel comunicato del 27 novembre. Il giorno dopo, venerdì, alle 13, la Asl Lanciano Vasto Chieti dirama una nota in cui comunica di aver «interrotto l'utilizzo dei due lotti di vaccino sospesi dall'Aifa», lotti 142701 e il 143301, che erano stati distribuiti ai medici di medicina generale e ai centri vaccinali della Asl. «Le persone vaccinate da oltre 48 ore non corrono alcun rischio, mentre è bene attivare un minimo di sorveglianza cautelativa sulle persone vaccinate nelle giornate di mercoledì 26 e giovedì 27 novembre 2014», sottolineava la nota. Sabato un familiare di Giovina segnala all'Aifa tramite posta elettronica certificata la «sospetta reazione avversa al medicinale», seguendo le modalità che trova nel sito dell'Agenzia del Farmaco. La mail viene inviata per conoscenza anche al responsabile di Farmacovigilanza della Asl2, Rocco Ciampoli, all'Istituto Superiore di Sanità e all'Ufficio Attività Ispettive della Farmacovigilanza nazionale. Alla comunicazione il familiare della donna allega anche una foto della fiala Fluad della Novartis, lotto 143301, ritrovata nella spazzatura da una parente della donna due giorni dopo il decesso. La famiglia di Giovina vuole sapere se tra il decesso della nonna e la somministrazione del vaccino ci sia un nesso. «Vogliamo collaborare, nella mail abbiamo autorizzato e invitato l'Aifa a chiedere i dati riguardanti la salute di nostra nonna al medico curante», spiega un familiare, «ovviamente non sappiamo né possiamo dire che il vaccino abbia causato la sua morte, ma vogliamo avere risposte». I familiari della donna si riservano nei prossimi giorni di presentare un esposto sul fatto alla Procura di Lanciano.
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