«Io e l'orso Mario, minuti di terrore. Sono fuggito con i miei figli calandoci dal balcone»

«Io e l'orso Mario, minuti di terrore. Sono fuggito con i miei figli calandoci dal balcone»
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Domenica 30 Luglio 2017, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 10:53
«Ho visto l'orso in casa e sono stato invaso dal terrore. A quel punto sono fuggito con la mia famiglia calandoci dal balcone». Parla in eclusiva al Messaggero Medoro Bianchi di Villavallelonga (L'Aquila), sopravvissuto al faccia a faccia con il feroce animale che ieri, però, ha preferito non aggredire l'uomo che si è trovato davanti.
 
Protagonista della vicenda, un orso maschio, giovane, dell’età di circa 3-4 anni, dal peso di oltre 1 quintale, battezzato con il nome Mario. E’ un esemplare problematico, molto energico e attivo, che non teme la presenza dell’uomo. Erano circa le due del mattino, quando Mario, passando per la finestra della cantina, si è introdotto nell’abitazione di Bianchi, 45 anni, dipendente del Cam, che in quel momento dormiva insieme alla sua famiglia. L’ orso, una volta all’interno, ha iniziato a demolire ogni cosa, mobili, quadri, utensili. In un primo momento è rimasto nella dispensa, ricca di cibo, frutta e dolci, razziando ogni tipo di alimento. Poi si è spostato nelle altre stanze, facendo tappa anche nel bagno.

Mentre l’animale era intento nella sua opera di devastazione, è scattato l’allarme di sicurezza, che ha svegliato Medoro Bianchi, già insospettito dai rumori che aveva percepito, durante il sonno. Il dipendente del Cam si è recato silenziosamente nel piano terra di casa, trovandosi di fronte l’imponente plantigrado che cercava di salire il secondo gradino della scalinata che conduce al vano superiore. Alla vista dell’uomo, l’orso non avrebbe reagito, ma anzi, avrebbe fatto un passo indietro. Da qui la fuga delle famiglia, che si è calata dal balcone con l’aiuto del vicinato.

«Ci sono stati momenti di panico. E’ stato terribile - racconta Medeo Bianchi - e pensare che le insidie ti raggiungono anche nel luogo considerato più sicuro, la propria casa. Mi rincuora, in parte, il fatto di poter raccontare la mia disavventura. Io con mia moglie e i miei figli, dormivamo al secondo piano. Ho sentito rumori ed è scattato l’antifurto. Pensavo ai ladri, invece ho visto l’ orso che cercava di salire le scale, poi quando l’animale si è girato, sono andato su, ho preso la famiglia e siamo fuggiti dal balcone. Siamo stati accompagnati in ospedale, in quanto sotto shock, siamo stati sottoposti anche a colloquio con uno psicologo, che ci ha rilasciato il referto di 30 giorni per mia moglie e 10 per me. Lunedì presenteremo querela ai carabinieri. La situazione è grave. E’ da circa un anno che scorrazza questo orso. Le istituzioni devono provvedere a condurlo in qualche luogo dove non disturba».
 
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