Energia pulita, la Regione finanzia tre impianti di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse

L'obiettivo è far diventare l’Abruzzo un hub nazionale con la realizzazione di tre infrastrutture green: impegnate risorse per 20 milioni

Energia pulita, la Regione finanzia tre impianti di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse
di Alessia Centi Pizzutilli
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Martedì 26 Settembre 2023, 10:04

 L’Abruzzo ancora non può dirsi indipendente sul piano energetico, ma la transizione dettata dalle fonti rinnovabili sta cambiando velocemente questo quadro. Non solo eolico e solare, la Regione punta a far diventare l’Abruzzo un hub nazionale dell’idrogeno verde, con la realizzazione di tre infrastrutture green. L’Ente ha infatti finanziato tre progetti, per risorse complessive che superano i 20 milioni di euro, per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile nelle aree industriali dismesse del territorio. In questa fase, come sottolinea l'assessore regionale al ramo Nicola Campitelli, «la nostra regione è in una situazione assolutamente positiva, con numeri ben al di sopra delle soglie burden sharing», ovvero la ripartizione regionale della quota minima di incremento dell'energia prodotta con fonti rinnovabili, per il raggiungimento degli obiettivi europei.

Le nuove opere per la produzione di idrogeno verde saranno realizzate grazie ai fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. Tra le tante proposte sul tavolo, tre sono quelle entrate in graduatoria: il primo impianto, da 6,4 milioni di euro, sorgerà in un’area dismessa tra territori del Chietino di Gissi e Monteodorisio. C’è poi il progetto da 10 milioni di euro presentato dall’Agenzia regionale per le attività produttive (Arap), che prevede la creazione di una infrastruttura per la produzione di idrogeno verde all’ex Cotir di Vasto (Chieti), area abbandonata da almeno un decennio. Il terzo impianto, finanziato con 3,7 milioni di euro, sorgerà invece a Popoli (Pescara).   Il tema è tornato di estrema attualità grazie al decreto “sblocca-rinnovabili”, firmato nei giorni scorsi dal ministro all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che snellisce i passaggi amministrativi per l’installazione degli impianti, attraverso una risposta più veloce alle autorizzazioni. In questo scenario, ogni Regione avrà obiettivi minimi da conseguire ogni anno fino ad arrivare, nel 2030, a far registrare in Italia 80 gigawatt di potenza installata.  Anche l’Abruzzo giocherà un ruolo importante in questa partita verso un’energia più pulita, contribuendo al raggiungimento della soglia con 2,06 gigawatt in più nei prossimi sette anni. «Siamo tra le Regioni più performanti - aggiunge Campitelli - e tra quelle che devono produrre meno energia in più entro il 2030, proprio perché siamo riusciti a portarci avanti in questo obiettivo negli anni appena trascorsi. È importante riuscire a dare la massima priorità alle autorizzazioni proprio per agevolare la produzione di energia da fonti rinnovabili». L’obiettivo finale da raggiungere è dunque quello di «riuscire a coprire il fabbisogno energetico attuale con l’energia verde, riducendo il consumo di energia da fonti fossili», conclude l’assessore regionale

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