Età truccata, l'ex Primavera del Pescara Ely Sacko scoperto dagli amici sui social

Età truccata, l'ex Primavera del Pescara Ely Sacko scoperto dagli amici sui social
di Patrizia Pennella
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 07:50

Anche i suoi fan su Facebook lo avevano scoperto, già prima dei controlli di polizia: sotto il post di novembre 2021 che parlava di Pape Sakho (giocatore della Primavera del Pescara, come di una scoperta del calcio qualcuno scriveva “il mio amico Ely” e qualche altro lo invitava a dire la verità sui suoi anni.

E lui in effetti in occasione di un controllo lo avrebbe fatto, lo dice a chiare lettere il Tribunale federale nella motivazione della decisione che dispone nei confronti del giocatore senegalese due anni di squalifica, rilevando come dall’indagine condotta dalla squadra mobile di Pescara sia emersa «la circostanza, peraltro non contestata, che il calciatore Ely Sakho, nato in Senegal il 23.02.1988 e di nazionalità francese, in occasione della richiesta di tesseramento alla Figc prima nella stagione 20-21 per la Società Delfino Pescara e poi nella stagione 21-22 per la Società Bologna FC 1909, ha dichiarato, mentendo, di avere come nome di battesimo Pape e di essere nato il giorno 23.02.2002 (anziché il 23.02.1998) producendo a tal fine documenti di identità falsi, al fine di essere tesserato dalle suindicate società e schierato in competizioni riservate a calciatori che non avessero compiuto il 19° anno di età.

La circostanza è stata, peraltro, confermata dal sig. Ely Sakho che, nel corso delle spontanee dichiarazioni rese, ha ammesso di aver dolosamente fornito false generalità al fine di vedere agevolata la propria carriera calcistica potendo contare su di una età più giovane».

«Appare, inoltre, censurabile anche la condotta processuale tenuta dal sig. Ely Sakho - si legge ancora nella motivazione - che ha ritenuto di non costituirsi in giudizio e di non addurre, alcuna circostanza a suo favore al fine di giustificare la propria condotta che, occorre ribadirlo, appare particolarmente rilevante oltre che per la giustizia sportiva anche per quella ordinaria». Ed è proprio la magistratura ordinaria che ora lo cerca per il procedimento rimasto in sospeso.

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