Una discarica abusiva di rifiuti speciali
nell'aeroporto dell'Aquila: sei indagati

Una discarica abusiva di rifiuti speciali nell'aeroporto dell'Aquila: sei indagati
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 19:08
L’AQUILA Un camion dopo l’altro, giorno dopo giorno: arrivano, scaricano le macerie del terremoto e via, senza autorizzazioni, senza alcuna verifica in un’area di 20mila metri quadrati, all’interno dell’aeroporto dei Parchi di Preturo. Oltre 300 sversamenti illeciti ripresi dalle telecamere nascoste dallo Sco della Squadra mobile: mattonelle, mattoni, pezzi di tubi, frammenti del dolore dell’Aquila devastata dal terremoto utilizzati per realizzare a costo zero l’ampliamento della pista di atterraggio dell’aeroporto. Una discarica a cielo aperto che è andata avanti per mesi, fino a ieri quando il pm Fabio Picuti prima e poi il Gip del Tribunale, Guendalina Buccella, hanno deciso di sequestrare l’area. Sei le persone indagate: Giuseppe Domizio Musarella, 49 anni, di Reggio Calabria, amministratore unico della Xpress che gestisce l’area aeroportuale; Mario Corridore, 63, ingegnere comunale; Ignazio Chiaramonte, 38, di Reggio Calabria, direttore commerciale della Xpress; Piero Negrini, 32, dell’Aquila, socio accomandatario della Delta Impianti; Rachele e Antonio Lunari, 24 e 54, di Rieti, amministratore unico e titolare della ditta di autotrasporti.
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