Covid, allarme varianti: in Abruzzo arrivata Cerberus. Resiste ai vaccini

Covid, allarme varianti: in Abruzzo arrivata Cerberus. Resiste ai vaccini
di Alessia Centi Pizzutilli
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Giovedì 17 Novembre 2022, 08:38

Dopo i casi di Centaurus e Pentagon, un mix di almeno 5 mutazioni della proteina Spike, arriva in Abruzzo anche Cerberus, l'ultima sotto-variante del Covid, considerata più contagiosa rispetto alle altre. La mutazione BQ.1, accompagnata dalla figlia BQ.1.1, soprannominata appunto Cerberus, è stata sequenziata nei laboratori di Genetica molecolare - test Covid dell'Università di Chieti, diretti dal professor Liborio Stuppia. «Abbiamo trovato la prima Cerberus a Chieti ed è riemerso addirittura un caso di Omicron 2.

Abbiamo avuto questa estate quello che ho definito un anticiclone delle Azzorre di Omicron 5, che ha impedito di fatto l'impennata autunnale perché i casi sono stati veramente tantissimi, ma se iniziano a spuntare altre varianti potrebbero esserci dei temporali - afferma il professor Stuppia -. L'evoluzione non è prevedibile, ma è possibile che si sia creata una breccia nel muro di Omicron 5, soprattutto perché i casi di Cerberus potrebbero essere molti di più sul territorio: noi eseguiamo analisi a campione ed è presto per poter parlare di un caso isolato. Centaurus non ci spaventava molto, ma è Cerberus che fa paura, vediamo nelle prossime settimane se ci saranno altri casi. Questa sotto-variante ha diverse mutazioni al suo interno, quello sequenziato nei nostri lavoratori è molto simile a Omicron 5, sono indistinguibili a un primo livello di analisi: anche questo ci lascia pensare che i casi siano di più». 


Sembra dunque che Cerberus stia emergendo dalla mischia fra i tanti nuovi ceppi della famiglia Omicron, tanto che secondo l'Ecdc (European centre for disease control), entro l'inizio del prossimo anno sarà responsabile dell'80% dei contagi.

Questa sotto-variante del virus preoccupa di più perché «dovrebbe essere molto più infettiva e più refrattaria ai vaccini secondo gli studi effettuati», aggiunge il professor Stuppia. Non rassicurano poi gli ultimi dati emersi dall'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo Picone, del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Secondo il report, i casi di Covid «sono in aumento in 36 delle 107 province italiane, in altre 67 si rileva una situazione di stasi, che in molti casi prelude a una fase di aumento». In Abruzzo, secondo quanto riporta l'esperto, l'incidenza è in aumento per la provincia dell'Aquila e per quella di Pescara, mentre il Teramano e il Chietino si trovano attualmente in una fase di stasi o comunque sono territori prossimi a una fase di crescita. 

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