Coronavirus, Pescara da oggi in zona rossa: altri tre morti alla vigilia del lockdown

Coronavirus, Pescara da oggi in zona rossa: altri tre morti alla vigilia del lockdown
di Alessandra Di Filippo
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Domenica 14 Febbraio 2021, 08:57


Nel Pescarese è ancora impennata di contagi alla vigilia della zona rossa scattata questa mattina. Ieri, altro record con ben 268 nuovi casi e tre morti fra cui un 56enne di Montesilvano, Pasquale Di Fonzo, grossista di articoli sportivi in via Verrotti. Gli altri due decessi riguardano un 76enne di Pescara e un 96enne di Spoltore. Contagi che, al momento, dilagano ovunque in città e nell’area metropolitana. Colpite scuole, attività e di nuovo strutture sanitarie e assistenziali.

Dopo i focolai, emersi qualche settimana fa, in diversi reparti del Santo Spirito da Ortopedia, a Oncologia, a Medicina, a Geriatria oltre che al Cup, in questo fine settimana chiusa la casa di cura Pierangeli per consentire le operazioni di sanificazione.

Anche nella clinica privata, nonostante tutte le massime attenzioni e i controlli costanti, si sono registrati infatti casi fra il personale e pazienti che hanno indotto l'azienda ad interrompere, approfittando del fine settimana, gran parte delle attività, le quali riprenderanno a pieno regime già nella giornata di domani.

Nella casa di cura come in molte altre strutture del territorio, diversi contagi, medici compresi, si erano registrati nella primavera scorsa, molti dei quali dovuti a trasferimenti di pazienti dall'ospedale civile, in un primo tempo negativi ai tamponi per poi invece risultare positivi. Negli ultimissimi giorni, di nuovo dei casi, per cui, anche per precauzione, si è deciso di sospendere le attività e, come da protocollo, sanificare per tornare ad accogliere gli utenti in sicurezza. Stessa situazione, se non più complicata, era stata riscontrata, a metà novembre, alla casa di cura Villa Serena di Città Sant'Angelo. In quel caso, alcuni sindacati fra cui l'Ugl avevano segnalato un focolaio in uno dei reparti di riabilitazione ortopedica con almeno 20 positivi fra pazienti e contagi anche fra il personale.

Uguali preoccupazioni per le Rsa e le strutture per anziani, duramente colpite nel corso della prima ondata. A destare allarme, negli ultimi tempi, focolai nella Rsa Monsignor D’Achille di Popoli, al centro di accertamenti da parte dei carabinieri del Nas, e per il Centro Nazareth di Pescara, dove purtroppo si sono registrati anche dei decessi fra gli anziani ospiti. Nella struttura di Popoli, una quarantina in tutto i casi riscontrati tra ospiti e personale sanitario e la morte di una donna di 78 anni con patologie pregresse.

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