Cambia, però, la geografia delle positività, per quanto possa essere valida da un sistema diagnostico che fino ad ora ha avuto una capacità di circa 5-600 tamponi al giorno. Mentre Pescara, territorio più colpito, mostra timidi segnali positivi, ieri è esplosa la questione-Teramo, con 67 contagiati accertati, sia nel capoluogo di provincia che nei territori limitrofi. Tutto sommato regge il sistema delle terapie intensive: si è passati dai 59 posti occupati mercoledì ai 64 di ieri (10 in provincia dell'Aquila, 12 in provincia di Chieti, 32 in provincia di Pescara e 10 in provincia di Teramo). Oltrepassato il 50% della capacità complessiva, non per nulla si stanno riconvertendo reparti (all’Aquila) e, come ha detto il governatore Mrco Marsilio, reperendo nuove strutture (vedi interporto di Avezzano). In triste aumento anche la contabilità dei decessi, arrivata ormai a 63 casi: gli ultimi sono un 70enne e un 62enne di Penne; una 92enne di Roccascalegna; una 49enne e un 72enne di Pescara; un 66enne di Gessopalena; una 83enne, una 87enne e un 94enne di Chieti; una 86enne di Silvi; una 91enne di Città Sant'Angelo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA