Ma andiamo con ordine. Dietro ai quattro più remunerati dell'assemblea civica c'è pure Graziano Marino, di Uniti per Chieti, con 1.038 euro. Seguono a braccetto Mario De Lio, capogruppo dell'Udc, e Luigi Febo, di Chieti per Chieti: si sono fermati a 951 euro. Dietro Palmerino Di Renzo, capogruppo della lista civica Alleanza per Di Primio, e Vincenzo Ginefra, consigliere di Chieti 3.1 (entrambi hanno incassato 865 euro), ecco il quintetto composto da Enrico Bucci (gruppo misto), Stefano Costa (Fi), Riccardo Di Gregorio (Federazione della sinistra), Bassam El Zohbi (Idv) ed Emiliano Vitale( Fi): per loro 778 euro. Guadagno poco meno inferiore per Ennio Marrone (Idv) e Alessandro Orsini (Udc), fermi a quota 692 euro, e Renato Di Salvatore (Pd), Silvio Tavoletta (Chieti 3.1), Marco Marino (Pd) e Alessandro Marzoli (Pd) con 605 euro. Liberato Aceto (Uniti per Chieti), Diego Costantini (Ncd), Marco Di Paolo (gruppo misto) e Stefano Rispoli (Ncd) arrivano a 519 euro. Ancora più giù, con 432 euro, Achille Cavallo (gruppo misto) e Alessio Di Iorio (Pd).
Nel viaggio tra i costi della politica teatina arriviamo così alla lista dei consiglieri con la busta paga più leggera. Incassano meno di 400 euro Carla Di Biase (Ncd), Giovanni Di Paolo (Chieti per Chieti) e Raffaele Di Felice (Ncd), con 346 euro, e l'ex sindaco Francesco Ricci (Pd), Ezio Di Crecchio (Ncd) e Gabriele Salvatore (Pd), con 259 euro. Filippo Di Giovanni (Pd), Stefania Donatelli (Ncd), Donato Tacconelli (Udc) ed Enrico Iacobitti (Pd) si devono accontentare di 173 euro. Il più «povero», dopo Domenico Di Fabrizio, è Luigi Milozzi (gruppo misto): per lui appena 86 euro. Ultima curiosità: dalla lista sono esclusi Fabrizio Di Stefano (Forza Italia), che essendo parlamentare non ha diritto al gettone, e il presidente del consiglio Marcello Michetti (Fratelli d’Italia), il quale percepisce l'indennità di funzione.
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