L'Aquila, coca e oppio nell'asilo
occupato: giovani denunciati

L'Aquila, coca e oppio nell'asilo occupato: giovani denunciati
di Marcello Ianni
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Venerdì 19 Agosto 2016, 11:24
L'AQUILA - Hashish, oppio, meta-anfetamina, speed, droghe spacciate anche all'interno dell'asilo occupato di via Duca Degli Abruzzi. Sono cinque anni circa da quando l'asilo di viale Duca degli Abruzzi all'Aquila, inagibile dopo il sisma del 6 aprile 2009 e classificato B, è stato abusivamente occupato da un gruppo di persone per essere utilizzato come spazio di aggregazione autogestito da associazioni e singoli cittadini che ne denunciavano l'assenza. Un'azione di forza a cui non ha mai fatto seguito una reazione dell'amministrazione comunale con richieste di sgombero o altro, finché la situazione si è normalizzata e ormai l'asilo viene accettato come una realtà acquisita del post-sisma, tanto che qualcuno degli occupanti lo chiama anche ex asilo.

L'INCHIESTA
Un'inchiesta portata avanti dagli agenti della Sezione narcotici della Squadra mobile della Questura dell'Aquila (diretta dal dirigente Maurilio Grasso), sotto la supervisione del sostituto procuratore della Procura della Repubblica sempre dell'Aquila Roberta D'Avolio, rivela come il luogo di aggregazione fosse stato di recente anche un luogo di spaccio di droghe che di leggero non hanno nulla: cocktail di oppio e metanfetamine e cocaina sempre metanfetamine (speed).L'inchiesta ha portato ad oggi alla denuncia in stato di libertà di due giovani, S.D.R. di 26 anni di Latina e l'aquilana V.C. di 23 anni, residente a Monticchio; il primo colui che avrebbe fornito la droga alla giovane che poi l'avrebbe spacciata in città, anche all'interno dell'asilo occupato di via Duca degli Abruzzi. Almeno sei le cessioni di droga addebitate alla ragazza. Tra le attività monitorate dalla Sezione narcotici (diretta dall'ispettore superiore Nazzareno Buccella) il concerto dei Makiteck, gruppo francese di musica techno. Stando alle investigazioni (supportate da pedinamenti e intercettazioni telefoniche), la droga una volta arrivata dalla Capitale o come in un caso da Valencia in Spagna (luogo nel quale la giovane aquilana si sarebbe recata con la sua macchina per effettuare l'approvvigionamento delle sostanze stupefacenti), sarebbe stata spacciata in molteplici occasioni proprio all'interno dell'asilo occupato ai ragazzi che ne facevano palese richiesta: anche fino a 15/20 grammi di oppio.

LE TESTIMONIANZE
Ad aprire il coperchio su quanto sarebbe avvenuto all'interno dell'Asilo (come spesso viene chiamato) le stesse testimonianze dei ragazzi di volta in volta fermati e immediatamente segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti. Addirittura in un caso la stessa giovane denunciata a piede libero, avrebbe chiesto ad una sua conoscente di aiutarla a vendere le varie tipologie di droghe all'interno dell'edificio di proprietà del Comune, incassando un secco diniego, salvo poi essere chiamata dalla stessa per sapere se aveva con sé dosi di droghe da poterle vendere e a quale prezzo. Infatti l'acquirente C.L. di 21 anni di Atri (Teramo) ha raccontato agli investigatori: Quella sera mi ricordo incontrai la mia amica, proprio all'inizio della serata e mi chiese se potevo darle un aiuto a venderle delle pasticche di colore bleu e verdi; ricordo che ne aveva diverse custodite all'interno di una bustina di cellophane che mi mostrò.
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