Università, la D'Annunzio scrive
a 300 dipendenti: «Restituite 14 milioni»

Università, la D'Annunzio scrive a 300 dipendenti: «Restituite 14 milioni»
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Giovedì 31 Luglio 2014, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 12:10
Quattordici milioni di euro di Ima (indennit mensile di ateneo) percepiti illegittimamente dal 2001 ad oggi, che vanno restituiti per riparare all'illecito erariale. È la bufera piombata sui 330 dipendenti della d'Annunzio, comunicata ai sindacati dal direttore generale Filippo Del Vecchio e da Luigi Capasso, delegato del rettore Di Ilio ai rapporti sindacali.

Il salario accessorio era nell'occhio del ciclone da tempo, prova ne fu la protesta dei colletti bianchi durante l'inaugurazione dell'anno accademico, a gennaio, con t-shirt che esclamavano "L'Ima non si tocca". Ma il fulmine di mezza estate sono le 130 pagine della relazione firmata dagli ispettori inviati dal ministero dell'Economia e delle Finanze, che da ottobre a dicembre hanno passato in rassegna verbali e documenti all’università di Chieti. E da agosto il salario accessorio sarà bloccato, in attesa di sciogliere il vero nodo della questione, ovvero se il ministero metterà le mani in tasca ai dipendenti.

Il direttore generale Del Vecchio non rassicura, ma appare ottimista: «Non credo che metteremo le mani in tasca ai dipendenti, penso che tutto si risolverà con il mancato versamento delle indennità. Ma le regole dello Stato vanno seguite e io devo farle rispettare».
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