Alla festa di compleanno per due bambine ucraine scappate dalla guerra partecipa tutto il paese

Alla festa di compleanno per due bambine ucraine scappate dalla guerra partecipa tutto il paese
di Manlio Biancone
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Domenica 13 Marzo 2022, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 12:26

Le torte di compleanno per le due bambine ucraine che hanno compiuto ieri 4 anni a Cerchio, in provincia dell'Aquila,  sono state preparate dal fornaio di Goriano Sicoli, sposato con una donna ucraina che ha perso un figlio. Sopra la panna ha scritto i loro nomi con i colori della bandiera ucraina e la colomba della pace; la terza torta invece porta la scritta “Benvenuti in Italia”. Una festa di compleanno voluta non solo dal sindaco Gianfranco Tedeschi, ma da tutti gli organizzatori che in questi giorni hanno lavorato giorno e notte per preparare l’ostello che ha accolto i 45 piccoli. La festa ha coinvolto l’intero paese: gli alunni della primaria e i bambini della scuola dell’infanzia, genitori, operatori, il gruppo alpini, la Protezione civile, i medici dell’Amfe, i giovani di Cerchio e il maresciallo dei carabinieri Mauro Mosca, abbracciato improvvisamente da un bimbo ucraino. La bella giornata di sole ha permesso di organizzare la festa nel parco, dove sono arrivati dieci clown per l’animazione. Tra palloncini, giochi e canti si è andati avanti per tutta la mattinata. I più felici i bimbi ucraini che non si aspettavano momenti di gioia dopo essere fuggiti dalle bombe.

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«Vedere la serenità e la felicità nei loro occhi dopo tanta sofferenza e paura è per me come avere avuto un quarto figlio». Non nasconde la commozione il sindaco Tedeschi davanti a quella che sembrava un’impresa impossibile e che ha invece portato a Cerchio, al sicuro dalla guerra, 45 bambini e sette accompagnatori ucraini. «Il tutto è stato deciso in tre giorni, grazie alla solidarietà della gente di Cerchio e in particolare del gruppo alpini siamo riusciti a fare il miracolo e a riportare il sorriso sul volto dei piccoli vittime di una guerra ingiusta. Là, sotto le bombe, ne restano ancora decine e decine. Bisogna fare del tutto per salvare anche loro, e per questo invito amministrazioni e associazioni a dare la disponibilità per portare in salvo anche gli altri bambini» dice Tedeschi.

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 I bambini e le bambine sono arrivati in Marsica attraverso il contatto attivato da “Sogno di bambini”, associazione presieduta da Margherita Saraceno che dal 1999 si occupa di accoglienza degli orfani ucraini. I medici avezzanesi Domenico Barbati e Donato Aratari, referenti sanitari dell’Amfe, hanno chiesto aiuto al gruppo alpini di Cerchio che hanno in pochissimi giorni permesso l’arrivo dei profughi anche grazie al contributo del gruppo regionale del M5s.

Alla scuola di Cerchio per assistere i bambini è arrivata un’equipe di medici e psicologi. I piccoli hanno bisogno di tante cose: «Una piccola di 9 anni è in attesa di un intervento delicato al cuore e a giorni verrà ricoverata, ad altre servono occhiali e medicine, è per questo che chiediamo anche donazioni in denaro», dice il responsabile del gruppo alpini.

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