I due arrestati potranno comunque sempre richiedere misure alternative a quella della detenzione. Situazione diversa per l'altro imputato condannato a 2 anni e 6 mesi, Pietro Sebastiani, tecnico dell'Adsu e presidente della commissione di collaudo, il quale, come hanno evidenziato gli stessi avvocati difensori Attilio Cecchini ed Angelo Colagrande, avendo confermato una sentenza sotto i tre anni di reclusione, gode della possibilità di poter prestare la propria opera presso strutture convenzionate con il Ministero di Giustizia. Una sentenza di condanna, quella per il crollo della Casa dello Studente, che segue quella applicata anche per l'ex preside del Convitto Nazionale Domenico Cotugno, il friulano Livio Bearzi, condannato a 4 anni di reclusione per la morte di tre studenti minorenni. Una sentenza in giudicato che ha portato l'ex dirigente scolastico a varcare la prigione di Udine, salvo poi uscire dopo poco tempo, dopo cioè che il Tribunale di Sorveglianza di Udine gli ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali. Bearzi svolge attualmente attività di volontariato presso un consorzio che si occupa di accoglienza ai profughi. Su di lui pende anche una richiesta di grazia al presidente della Repubblica.
L'avvocato Massimo Galasso che insieme al padre Mercurio si sono molto battuti per dimostrare l'innocenza dei propri assistiti (tutti e tre i tecnici condannati) hanno preferito non commentare quella che a tutti gli effetti è anche una tragedia familiare. Nonostante la conferma delle accuse mosse in prima battuta dai pm Fabio Picuti e Roberta D'Avolio, gli stessi hanno voluto mantenere un profilo molto basso sul verdetto degli ermellini, proprio per sottolineare i drammi familiari che hanno riguardato morti e sopravvissuti.PARTI CIVILISullo stesso crollo l'avvocato Wania Della Vigna (legale di fiducia di diversi studenti morti) ha annunciato l'avvio di ulteriori richieste risarcitorie (11 studenti sopravvissuti) ) in sede civile contro la Regione Abruzzo, ente proprietario dell'immobile. Quella già intentata (per alcuni studenti morti) anche contro l'Azienda per il diritto allo Studio, vede una citazione danni per 6 milioni di euro
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