Calcio serie A, Torino in nove
ma il Pescara non sfonda: 0-0

Calcio serie A, Torino in nove ma il Pescara non sfonda: 0-0
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Settembre 2016, 23:38
PESCARA - Muro Torino all'Adriatico dove i ragazzi di Mihajlovic chiudono in nove resistendo agli assalti confusi e disperati degli abruzzesi che hanno però rischiato anche di perdere visto che l'occasione più ghiotta sul finire di gara è capitata sui piedi di Belotti che ha colpito il palo interno. La sfida dell'Adriatico ha detto che il Torino è ancora lontano dalla migliore condizione. Le tante defezioni non possono rappresentare un alibi. Il Pescara spuntato di Oddo manca ancora la prima vittoria (sul campo) della stagione dopo quella a tavolino di Reggio Emilia, ma almeno interrompe la mini-serie di sconfitte. In campo si affrontano due squadre con diverse assenze. Nel Pescara non ci sono Coda, Zuparic, Gyomber e Bahebeck; nel Toro Avelar, Ajeti, Laijc, Maxi Lopez e Molinaro. Undici annunciato nel Delfino con Crescenzi, Aquilani e Fornasier dall'inizio. Fra i granata a sorpresa in attacco c'è l'ex livornese Aramu. L'avvio di gara è all'insegna del massimo equilibrio e con i due portieri inoperosi. Al 17' Vives dai venticinque metri mette la palla al lato. Al 28' c'è una fiammata dei padroni di casa con Verre che dai trenta metri con una sassata chiama alla respinta con i pugni Hart. Il Torino appare timoroso e così è la squadra di Oddo a provarci con maggiore intensità e a rendersi insidioso al 37' con Verre. Al 38' si vede il Torino con una conclusione a girare di Martinez da prima del limite dell'area, con la palla che finisce non lontano dall'incrocio. Un pò poco per l'undici granata anche se nel finale di tempo accadono diverse cose. Al 42' su cross di Cristante, Hart per poco non combina la frittata bloccando il pallone proprio sulla linea. Al 44' c'è la risposta ospite con Bizzarri che salva quasi alla disperata su Boyè. Le emozioni non sono finite perché al 45' Acquah già ammonito va a commettere un duro fallo su Caprari, rimediando il secondo giallo e il rosso. Il Torino resta in dieci e nell'unico minuto di recupero è Cristante a divorarsi il vantaggio abruzzese. Nella ripresa Oddo cerca di approfittare della superiorità numerica e manda in campo Zampano per Fornasier, con Biraghi che viene spostato al centro al fianco di Campagnaro. La gara però come nel primo tempo non decolla: il Pescaraappare impacciato anche se al 16' ci prova Aquilani su punizione con la sfera che termina sopra la traversa. Nel Pescara Oddo manda in campo la punta Manaj con Mihajlovic risponde gettando nella mischia Belotti. Al 19' per i padroni di casa sembra fatta, ma sulla linea salva Zappacosta quasi alla disperata. Dopo una nuova fase equilibrata, alla mezz'ora tocca a Memushaj impegnare con i piedi Hart. Il finale di match vede al 34' l'espulsione di Vives per un brutto fallo su Mitrita e poi al 35' la conclusione di Memushaj murata da Zappacosta. In doppia inferiorità il Torino ha l'occasione per passare in vantaggio con il palo interno di Belotti. Al 45' Biraghi fallisce il più facile dei gol tutto solo davanti ad Hart, a dimostrazione che per il Pescara non è serata. Il Torino in nove può festeggiare.

ODDO - Oddo ancora una volta arrabbiatissimo in panchina nel finale di gara. “Niente di che: c’è stato qualche battibecco con il quarto uomo perché il loro portiere perdeva tempo già mezzora prima del novantesimo, ma non commento queste cose – dice Oddo, visibilmente preso dal clima partita – . Sono dispiaciuto per il risultato, abbiamo fatto di tutto per vincere la partita. Siamo andati oltre le nostre capacità fisiche. Abbiamo spinto fino alla fine senza risparmiarci. E’ stata una partita eccellente nel primo tempo, nella ripresa abbiamo dato tutto, ma non siamo riusciti a segnare”. Un brutto quarto d’ora per il Delfino ad inizio ripresa, con tanti rischi e poco ordine. “Abbiamo avuto un piccolo sbandamento, poi ci siamo ripresi. Con la superiorità numerica ci siamo risistemati meglio in campo. Per me abbiamo fatto meglio nel primo tempo, dimostrando di meritare la vittoria. Quando gli spazi sono strettissimi, però, diventa difficile attaccare. In un paio di circostanze, purtroppo, siamo stati troppo frettolosi. Ma va bene così: prima o poi anche la dea bendata girerà verso di noi. E’ un po’ che la sfortuna ci perseguita negli episodi chiave delle partite. Manca il gol? Se crei sette palle gol, le cose in attacco vanno benissimo. I gol li abbiamo sempre fatti e li faremo, sono tranquillo”, prosegue il tecnico biancazzurro. Nessun allarme per Fornasier, sostituito ad inizio ripresa. “Michele l’ho cambiato perché era necessario dare spinta sulle fasce, dovevo scegliere un uomo in difesa e lui era ammonito, ho preferito preservarlo” (Orlando D'Angelo)
© RIPRODUZIONE RISERVATA