Ladri di scacchi: questa ci mancava. Con l’aggravante che i pezzi rubati in via Mazzini ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, erano destinati al gioco dei bambini, dei giovani e degli adulti. Potrebbe trattarsi di un blitz estemporaneo, di qualche vandalo che si è improvvisato ladro, ma c’è addirittura chi parla invece di vendette e risentimenti personali. Chissà. Ma la rabbia è tanta e l’incredulità pure. Anche perché nei mesi scorsi già era avvenuto un furto di una decina di pezzi, ma la solidarietà degli avezzanesi aveva contribuito a raccogliere i fondi per acquistarne dei nuovi e più belli.
Ladri in casa con coltello e bastone picchiano il proprietario, lui li caccia impugnando il machete e scatenando il pitbull
Nella notte dei giorni scorsi i ladri sono tornati per rubare di nuovo. E a questo proposito l’associazione “Sessantasettezerocinquantuno”, che ha organizzato la scacchiera all’aperto, ricorda che non si tratta di un episodio isolato. «Basti pensare che lo scorso 21 aprile - precisa - avevamo denunciato la vandalizzazione di una delle biblio-cabine omaggio dell’Associazione alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Avezzano, installate a piazza Torlonia. Fatti incresciosi come questo continuano a ripetersi gettando sempre più ombre sullo stato della sicurezza cittadina». I soci dell’associazione continuano: «L’anno scorso ce l’hanno vandalizzata, forse perché era brutta. Quest’anno, che i pezzi erano belli ce li hanno rubati. Vogliamo, con la dovuta leggerezza del caso, aprire una discussione con la cittadinanza per analizzare fenomeni come questi. Sarebbe troppo facile e anche un po’ patetico giocare a fare le vittime: noi non siamo né i padroni, né i custodi della scacchiera. Noi siamo i promotori di questa iniziativa, ma la scacchiera è patrimonio di tutti. In questi mesi la “piazzetta degli scacchi” (questa la denominazione che si è conquistata) è diventata un luogo di incontro per centinaia di persone. Un piccolo luogo di aggregazione, conoscenza, gioco, divertimento e confronto per ragazzi, adulti e famiglie. Le foto della scacchiera hanno fatto il giro d’Italia e anche d’Europa. I forestieri che si imbattevano in questa installazione non potevano fare a meno di fotografarla e promuoverla come lodevole iniziativa.