Pescara, si fermano per soccorrere automobilisti in panne e vengono massacrati di botte

Pescara, si fermano per soccorrere automobilisti in panne e vengono massacrati di botte
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Martedì 27 Febbraio 2018, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 18:08
Individuati dalla polizia a Pescara due dei responsabili della violenta aggressione avvenuta all'alba di domenica lungo la golena sud. A farne le spese, C.D.S., 30enne nato ad Atri e residente a Silvi, attualmente ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia con fratture alla testa ed emorragie intracraniche. Massacrati di botte anche due amici che erano insieme a lui: un 32enne di Silvi, ricoverato nel reparto di Chirurgia Maxillo Facciale con 30 giorni di prognosi e un 24enne di Elice, il quale per sua fortuna se l'è cavata con dieci giorni di prognosi. Nei guai per il pestaggio sono finiti un 19enne romeno O.D.V residente a Pescara, pieno di precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, e un 17enne pescarese. Il romeno è stato arrestato subito dopo il fatto in flagrante dagli agenti della Volante, diretti da Paolo Robustelli. Deve rispondere di lesioni gravi e aggravate. Solo denunciato il minorenne. Sono ora in corso indagini per rintracciare una terza persona. Un uomo, italiano, che avrebbe preso parte all'aggressione.

Aggressione inspiegabile, stando a quanto riferito da due delle vittime. Agli investigatori hanno raccontato di essersi fermati lungo la golena per dare una mano a cinque ragazzi, tre uomini e due donne, i quali chiedevano aiuto in quanto avevano la macchina: una Audi TT, in panne. Avevano bisogno dei cavetti per farla ripartire. Erano circa le cinque del mattino. Senza problemi si sono messi a disposizione, prestando ciò di cui avevano bisogno, ma improvvisamente, senza un motivo, gli uomini del gruppo hanno iniziato a colpirli con una raffica di pugni. Il 30enne è subito caduto a terra, ma nonostante questo hanno proseguito a picchiarlo in testa sino a fargli perdere i sensi. Poi si sono dati alla fuga. Immediatamente i due hanno dato l'allarme, preoccupati per le condizioni del loro amico che continuava a perdere sangue.

Sul posto sono arrivati in pochi minuti i sanitari del 118 e le volanti della polizia, a cui hanno raccontato cosa era accaduto, fornendo indicazioni per identificare gli aggressori e rintracciare l'auto su cui viaggiavano. Trattandosi di un modello particolare di Audi è stata subito notata e rintracciata in via Orazio. Durante la fuga, era andata a schiantarsi contro lo spartitraffico. A bordo vi era solo il romeno, subito riconosciuto dai due ragazzi come uno degli aggressori.

Nell'auto, i poliziotti hanno trovato e sequestrato un manganello telescopico di ferro e i documenti identificativi di una ventenne. Per il 19enne, è scattato quindi l'arresto ed è stato rinchiuso in carcere. Poco dopo è stato fermato anche il complice 17enne. Sembrerebbero estranee all'episodio, le due ragazze che erano con loro. Le indagini, affidate alla squadra mobile, proseguono ora per accertare se i fatti si siano svolti come riferito dalle vittime oppure se dietro ci sia dell'altro. Ad esempio, una lite iniziata durante la serata per i locali del vicino centro storico e poi proseguita fuori oppure un apprezzamento di troppo rivolto ad una delle ragazze che erano nel gruppo del romeno o ancora un discussione degenerata per qualche bicchiere di troppo. Non si esclude neppure però che sia trattato di una sorta knockout game, il gioco violento che consiste nel prendere a pugni o a calci passanti senza un motivo. In zona, nel recente passato, si sono registrati diversi casi. Più di uno proprio lungo la golena. Elementi utili a ricostruire quanto accaduto si spera possa arrivare dalle immagini delle telecamere.
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