L'idea è quella di abbattere gli alberi posizionati all'interno delle aiuole per ottenere, grazie al vuoto lasciato dal dispensario, una piazza più grande che continua poi con un percorso pedonale sulle mura fino all'altezza dell'ex Obitorio. «Togliendo tutte le superfetazioni edilizie sarebbe messa i risalto la bellezza della chiesa e del chiostro», ribadisce Cialente. Dunque via i giardinetti, il parcheggio gli edifici incongrui (i vecchi chioschi un tempo al servizio dell'ospedale) e gli alberi che saranno sostituiti da un unico manto verde. Si tratterà di una piazza a corredo del polo umanistico del San Salvatore.
Il vecchio ospedale, oltre al Dipartimento di Lettere, ospiterà la biblioteca Salvatore Tommasi, l'archivio di Stato e l'archivio Notarile. L'immobile è immenso. Peraltro anche il convento di San Basilio ospita la Fondazione dell'Università. L'Arta invece, come si diceva, avrà la sua collocazione all'interno dell'ex ospedale di Collemaggio nella palazzina ex Accademia. «Un edificio- ricorda il sindaco- che peraltro ha già ospitato in origine gli uffici dell'Arta. Il fabbricato che gode di un finanziamento di 6 milioni di euro (ancora fermi ndr) sarebbe abbastanza capiente per ospitare entrambe le istituzioni, peraltro si potrebbe fruire di un premio di cubatura. Circa 3 milioni invece sono a disposizione per la ricostruzione della sede dell'Arta. In questo modo l'Agenzia avrebbe una sede all'avanguardia, una delle migliori del centro Italia».
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