L'Aquila, Rifondazione rilancia
la "Città ribelle" e strizza l'occhio a Trifuoggi

La conferenza stampa del centrosinistra
di Stefano Dascoli
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 11:37
L'AQUILA - Conferenza stampa di Rifondazione Comunista, all'Aquila, in vista delle prossime elezioni amministrative. Ha esordito Enrico Perilli: "Vogliamo chiarire la nostra posizione sulla fase politica attuale. Lo slittamento a giugno delle elezioni ha provocato questo rallentamento e alimentato i dibattiti. Siamo stati descritti come quelli che sono in riflessione. In parte è vero. Con Renzi il Pd è diventato non un partito propriamente di sinistra. A livello regionale è accaduta la stessa cosa. Noi rappresentiamo un sentire comune dell'elettorato di sinistra. Il Pd che avevamo di fronte fino a ieri poneva problemi di relazioni politiche. In questi anni abbiamo assistito all'Aquila alla deriva renziana. Prendiamo la Pezzopane, che è sempre stata un'interlocutrice della sinistra e poi ha votato il Job Act". 

Per il segretario Fars "l'asse del ragionamento di Rifondazione è ricostruire una sinistra alternativa al Pd e alle ipotesi di governo neoliberista. Il Pd in Italia è la destra liberale. Ovunque cerchiamo di costruire liste alternative. A Napoli si governa come alternativa alle politiche liberiste e al Pd. Aspiriamo al cambiamento. Anche governando le città. Siamo stupefatti del tentennare dei soggetti attivi in città. Penso agli ex di SEL, che affrontano un congresso che li vede scindersi sullo stesso tema. Ma penso anche ad Appello per L'Aquila. Solo una costruzione radicale alternativa può dare respiro. Il Pd ha strangolato gli enti locali. Come si fa a trovare punti di accordo con chi è figlio del liberismo. Dovrebbe accadere un miracolo: il Pd dovrebbe uscire dal Pd e fare come De Magistris a Napoli che si è posto in scontro con il governo e con l'Europa. Noi vogliamo fare lo stesso. Con chiunque voglia costruire un'aggregazione. Rivolgiamo un appello a tutti coloro che vogliono costruire con noi una città ribelle". 

Perilli ha aggiunto: "Il Pd più volte ha detto che la linea poteva essere questa. Quando abbiamo chiesto di non far venire Renzi o D'Alfonso,  ci è stato risposto positivamente". Perilli ha sottolineato i temi di fondo: ambiente, contro lo sviluppo che sfrutta; turismo sostenibile, sull'esempio di Pescasseroli; no alle riperimetrazioni dei Parchi, evitando però che siano carrozzoni; la messa in sicurezza del territorio con il no ai ponti inutili, come quello della Mausonia; le dimissioni del capo compartimento Anas Marasco; la ricostruzione delle frazioni; il contrasto al calo degli iscritti universitari evitando il contrasto qualità - quantità; questione morale, lotta alle sacche opache in Comune; no ai finanziamenti ai partiti dai gruppi di pressione. 

Fars sulla presenza nel governo cittadino nonostante le tante differenziazioni: "Se oggi ci fosse Bertolaso candidato farei coalizione anche con Belzebu. Siamo in amministrazione perché ci hanno richiamato quando c'erano da prendere le botte con le carriole. Quella è stata la svolta". 

Sul possibile dialogo con Trifuoggi Perilli ha spiegato: "E' stato un alleato. Sarebbe importante averlo come interlocutore". Fars: "Ho massima stima di Trifuoggi. C'è un ottimo rapporto. L'importante è avere percorsi chiari. Ci piacerebbe che fosse della partita". 

Sui presunti malumori di Pelini: "Ha una visione diversa sulla linea nazionale. Altre cose non ci risultano. Non ci ha detto nulla". 

Erano presenti anche Giovanni Pelini, Walter Rapattoni, Mauro Colaianni e Dario D'Alessandro. 
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