LA SCELTA DRASTICA - Di qui la scelta dell'amministrazione di dare avvio all'abbattimento dei manufatti iniziando da quelli realizzati in palese violazione delle norme urbanistiche. Per le prima abitazioni il Comune ha accantonato somme di denaro per le altre i fondi entreranno dalle sanzioni amministrative previste che vanno da un minimo di 4 mila fino a 20 mila euro. I manufatti destinati ad essere abbattuti sono stati localizzati nella zona ovest della città: via Pile, via delle Fiamme gialle, località Pantano, San Vittorino, Via Tancredi Da Pentima, Strada Statale 615 per Roio, Cansatessa, Preturo, Via del Campo, Genzano di Sassa, Pile, etc. ad eseguire l'operazione gli agenti del Servizio tutela del consumatore e dei territori, Nucleo di polizia edilizia, diretto dalla dottoressa Patrizia Galassi. Si comincia il 31 maggio. A tutti gli interessati, il Comune ha notificato l'atto di presa di possesso per successiva demolizione. Esenti al momento coloro che hanno ancora la casa inagibile e coloro i quali hanno costruito sulle aree bianche purchè abbiano presentato domanda a sanatoria.
Se da un punto di vista penale si potrà invocare alla prescrizione del reato (gli investigatori continueranno comunque a segnalare i furbetti alla Procura della Repubblica) nulla si potrò fare in sede amministrativa. Un pugno duro contro l'abusivismo destinato ad allargarsi. Basti pensare che le domande pervenute al Comune per la costruzione di case di legno superano poco il migliaio a fronte di quelle effettivamente realizzate nel post sisma. Un'attività di contrasto al fenomeno dell'illegalità che ha la funzione anche di sensibilizzare coloro che si trovano in casi a rischio e che provvedendo a demolire o eliminare il manufatto provvisorio, evitano di incorrere nelle pesanti sanzioni amministrative.
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