L'Aquila, la vittoria di Biondi
diventa un caso nazionale

L'Aquila, la vittoria di Biondi diventa un caso nazionale
di Angelo De Nicola
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Martedì 27 Giugno 2017, 09:37
L'AQUILA - Se la sfida dell'Aquila era anche un sorta di referendum sul modello migliore per affrontare una tragedia epocale come quella del terremoto, il centrodestra non ha dubbi: quella del capoluogo abruzzese è una vittoria che vale doppio. Anzi, per dirla con le parole di Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, «è la rivincita di Silvio Berlusconi per quello che ha fatto all'Aquila nel dopo terremoto del 6 aprile 2009. E' il segno del ritorno dell'onore a Berlusconi. Il nostro candidato ha basato tutta la sua campagna elettorale nel rivalutare l'azione del Cavaliere e compararla a quella, fallimentare, del governo Renzi nell'ultimo terremoto del Centro Italia».

Secondo Berlusconi c'è sicuramente questo tema dietro la clamorosa remuntada di Pierluigi Biondi. Il candidato targato Fratelli d'Italia non a caso ieri subito festeggiato all'Aquila da Giorgia Meloni, sotto al primo turno di 12 punti, ha battuto il candidato del centrosinistra Americo Di Benedetto alla guida di una raggruppamento (9 liste) civico-progressista a trazione Democrat e quasi ulivista, visto che ha perso per strada solo Rifondazione rispetto alla coalizione che ha governato la città per dieci anni con sindaco il non ricandidabile Massimo Cialente (Pd, orlandiano) e soprattutto gli otto anni del post sisma. «Sono particolarmente felice ed emozionato per il risultato ottenuto all'Aquila - da detto il Cavaliere -, una città che per noi è un simbolo, alla quale abbiamo dedicato le nostre migliori energie di fronte alla tragedia del terremoto, e che negli anni non ha visto rimarginate le sue ferite». Berlusconi, in un'intervista al Messaggero alla vigilia del voto, aveva parlato di modello L'Aquila: «Può diventare un laboratorio politico, un modello esportabile anche in campo nazionale in vista delle prossime politiche. Ho insistito molto, in questi mesi, sulla necessità che la coalizione di centrodestra procedesse compatta. Considero l'unità un valore imprescindibile, frutto di un'esigenza che proviene dal nostro elettorato. Il centrodestra unito è vincente». L'ex premier ha rivendicato «con orgoglio quanto fatto per L'Aquila» e si è detto «ferito nel leggere le affermazioni di abitanti dei comuni del Centro Italia distrutti dal terremoto l'anno scorso che si domandano perché non si sia fatto per loro ciò che si è fatto per gli aquilani». Ha scritto ieri in un post Guido Bertolaso, che fu il braccio operativo di Berlusconi: «Dopo che per anni altri hanno giudicato senza nemmeno interpellarli, finalmente oggi gli aquilani hanno parlato sul famoso metodo Bertolaso e il risultato è inequivocabile!». 

MODELLI - Anche il Pd aveva dato al voto aquilano questo ulteriore marcatore. «Il risultato dell'Aquila è uno dei più importanti di questa tornata elettorale - aveva affermato alla vigilia del ballottaggio il portavoce della segreteria del Pd, Matteo Richetti-. Il Pd nazionale ha investito molto sull'Aquila e sui territori colpiti dal terremoto nel 2009, ha investito sulla sua classe dirigente e ha risposto alle istanze provenienti dal territorio con provvedimenti importanti». E il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti: «Quello che si sta realizzando qui all'Aquila è un modello a cui guardare». La senatrice Pd aquilana, Stefania Pezzopane, ieri a caldo: «L'amarezza è forte, soprattutto per il lavoro svolto in questi anni con risultati importanti. L'amministrazione Cialente lascia in eredità tante iniziative importanti. Nulla andrà disperso. Ho subito chiamato il nuovo sindaco, per confermare la mia disponibilità istituzionale a proseguire il prezioso lavoro parlamentare per L'Aquila ed il cratere sismico, in assoluta collaborazione».
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