Muore quattro giorno dopo il decesso del figlio Pierluigi. Ieri è scomparso a Roma l’avvocato Giacomo Giammaria, 86 anni, originario di Tornimparte (L'Aquila). Il figlio Pierluigi, avvocato anche lui, era deceduto il 28 novembre nella Capitale a causa di un male. L’avvocatura aquilana, romana e la comunità di Tornimparte è scossa per questa tragedia familiare.
«Era un amico – dice affranto l’avvocato Stefano Rossi del Foro dell’Aquila – era una brava persona, un uomo mite, un avvocato molto esperto in materia di previdenza e più in generale di lavoro. Una famiglia – ha aggiunto Rossi – che del diritto ne ha fatto una scelta di vita». L’avvocato Maurizio Capri, vice presidente dell’Ordine distrettuale degli avvocati ed ex assessore comunale nella giunta Cialente, lo ricorda come «un bravissimo collega, uno degli avvocati iscritti più anziani che non esercitava più assiduamente la professione».
Domani dalle 15 alle 19, alla sala assemblee del Consiglio dell’Ordine distrettuale degli avvocati dell’Aquila, a palazzo di Giustizia, verrà allestita la camera ardente. Martedì alle 11 sono stati fissati i funerali nella chiesa di San Panfilo nella frazione di Villagrande di Tornimparte, dove l’avvocato tornava soprattutto in estate, mentre durante l’anno viveva a Roma, accanto ai figli Francesco, affermato avvocato in uno degli studi più prestigiosi in materia di lavoro, e la figlia, Antonella, sostituto procuratore nella Capitale.
Il 28 novembre Giacomo Giammaria aveva perso l’altro figlio, l’avvocato aquilano Pierluigi Giammaria. Aveva 56 anni e un fisico possente, ma è stato sopraffatto da una grave malattia.