A quanto hanno comunicato le Prefetture, tutti sono stati sottoposti a test per il coronavirus prima della partenza: 50 a tampone, 150 al sierologico. Nessun controllo ha dato esito positivo, ma è chiaro che localmente le Asl si sono impegnate a nuove verifiche più approfondite in tempi celeri. Le maggiori preoccupazioni, infatti, sono quelle legate a rischi per il contagio da Covid-19 e a quelli per possibili fughe, come già accaduto a Turrivalignani, nel Pescarese. Per questa ragione tutti i migranti, indistintamente, dovranno rispettare la quarantena obbligatoria di quattordici giorni.
Il caso più spinoso è quello di Moscufo dove il sindaco, Claudio De Collibus, con il sostegno del presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, si è dichiarato immediatamente contrario. A Moscufo i migranti sono arrivati prima delle 7 nel Cas, il Centro di accoglienza straordinaria di via Cristoforo Colombo. D’accordo con il neo prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, la struttura sarà presidiata da dieci unità delle forze dell’ordine, giorno e notte. Dopo le proteste dei giorni scorsi, il primo cittadino - che ieri si è recato di persona al Cas per verificare la situazione - ha ottenuto una sorta di “sconto”: a Moscufo sono arrivate solo famiglie, alcune con bambini. «Questo ci fa stare un po’ più tranquilli - ha detto De Collibus - ma restiamo vigili».
In ogni caso per scongiurare possibili tentativi di fuga nelle campagne circostanti, l’edificio verrà illuminato da una torre faro portatile messa a disposizione dalla Protezione civile. Tutte misure, queste, decise nel corso del vertice operativo in Prefettura che ha preceduto l’arrivo. L’Asl di Pescara si è impegnata a effettuare i tamponi già a partire da domani. Stessa cosa hanno fatto le aziende sanitarie delle altre province. All’Aquila quindici migranti sono stati ospitati in una struttura a disposizione della Prefettura individuata nel quartiere di Pettino. Anche in questo caso, seppur in maniera meno evidente, ci sarà un monitoraggio costante ed efficace per assicurare i controlli del caso. Da capire cosa accadrà nei prossimi giorni: la Lega, infatti, ha annunciato una protesta in ognuno dei luoghi coinvolti dall’arrivo degli stranieri.
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