Subconcessione in scadenza il 31 luglio prorogata al 31 dicembre. Ma entro quella data le Terme dei Papi dovranno adeguare l’impianto alla delibera approvata dal Consiglio comunale
giovedì sera. Delibera che affida al titolare della struttura Fausto Sensi 22 litri di acqua al secondo, cioè circa la metà del quantitativo utilizzato attualmente. Sensi non ha ancora deciso se accettare l’affidamento. «Prima - dice - vorrei incontrare il sindaco Michelini». Il suo auspicio è che quella delibera possa essere modificata. I motivi sono spiegati in una lunga lettera che la stessa società ha già inviato al Comune. In essa, oltre a sottolineare che la direttiva europea (qulla che prevede una nuova gara d’appalto per la concessione delle acque alla data di scadenza, il 2017) non può «essere applicata agli impianti termali che erogano cure termali», si affermano altri principi.
Innanzitutto che una riduzione dell’acqua e quindi della portata della piscina, provocherebbe un calo della clientela e problemi di inquinamento. Inoltre aumenterebbero i costi e la qualità delle cure sanitarie, garantita dall’attuale fonte, potrebbe essere compromessa.
